Modello Atalanta: è davvero così avanti rispetto alla Lazio?

L’Atalanta è davvero un modello da seguire o la narrazione intorno al club nerazzurro è stata troppo enfatizzata. E tra i nerazzurri e i biancocelesti, quanta differenza c’è attualmente?

La sfida che sabato sera vedrà confrontarsi Lazio e Atalanta, porta nuovamente alla ribalta un tema più volte discusso nel mondo biancoceleste. I nerazzurri sono davvero così avanti come crescita rispetto alla Lazio? Cosa mancherebbe ai biancocelesti per essere considerati alla stregua degli orobici? E il gap si sta riducendo o è destinato a salire? Difficile dare una risposta a queste domande: più semplice verificare i risultati che i due club (attraverso una diversa gestione), sono riusciti ad ottenere: per provare a capire chi si sta muovendo meglio.

Lazio e Atalanta
Modello Atalanta: è davvero così anti rispetto alla Lazio? – Lalazio.com – La Presse Foto –

Il modello Atalanta viene celebrato ovunque ed è preso ad esempio da molti tifosi biancocelesti: ma parliamo davvero di una differenza abissale con ciò che la Lazio è stata in grado di costruire nello stesso periodo temporale? Quali sono le differenze sostanziali? Quanto mancherebbe ai biancocelesti per raggiungere il modello nerazzurro? E in cosa a Formello sono stati in grado di fare meglio?

Gasperini, nove anni di progetto: nella Lazio quattro tecnici cambiati

Come base di partenza, per confrontare le due società, abbiamo iniziato il nostro confronto dalla stagione 2016-17: quando sulla panchina dell’Atalanta si è seduto Gian Piero Gasperini, protagonista assoluto della crescita del club bergamasco. Con lui alla guida del club, i Percassi hanno fatto il decisivo passo in avanti: il tecnico ha raggiunto risultati importanti, dato un gioco alla squadra e valorizzato i calciatori, permettendo alla società di realizzare un numero cospicuo di plusvalenze.

Allenatore Lazio e Atalanta
Gasperini, nove anni di progetto: nella Lazio quattro tecnici cambiati – La Presse Foto – Lalazio.com

Nelle nove stagioni in cui Gasperini ha guidato l’Atalanta, la Lazio ha cambiato quattro allenatori: Simone Inzaghi, Maurizio Sarri, Igor Tudor e ora Marco Baroni. Testimonianza evidente di come a Bergamo il tecnico è stato in grado di costruire un progetto duraturo, che ha superato anche alcuni momenti difficili. Nella capitale non c’è stata la stessa capacità di organizzazione e di resistenza ai momenti difficili.

I risultati sul campo

Nelle ultime otto stagioni, da quando Gasperini si è seduto sulla panchina dell’Atalanta, quali risultati hanno ottenuto i due club? Le differenze ci sono, ma sono meno evidenti di quelle che molti immaginano: dalla stagione 2016-17 alla stagione 2023-24, l’Atalanta ha collezionato un totale di 549 punti in campionato. La Lazio ha fatto un percorso praticamente identico: 546. I nerazzurri hanno ottenuti tre terzi posti (uno a pari merito con la Lazio), due volte sono finiti quarti, una volta quinti, e in due stagioni hanno collezionato un settimo e un ottavo posto. La Lazio ha chiuso una volta al secondo posto, una volta al terzo, una volta in quarta posizione (a pari merito con l’Inter, ma dietro per lo scontro diretto), due volte quinta, una volta sesta, settima e ottava. La media posizionamento dell’Atalanta è tra il quarto e il quinto posto, la Lazio ha una media leggermente superiore alla quinta posizione.

I risultati sul campo – LALAZIO.COM

Nello stesso arco temporale i bergamaschi hanno giocato più volte la Champions League (con quella attuale si tratta della quarta presenza, contro le due dei biancocelesti), mentre a livello di trofei la Lazio ne ha portati a casa tre, mentre l’Atalanta uno. Nessun dubbio sul prestigio più alto del successo orobico (vittoria nella scorsa edizione dell’Europa League); la Lazio ha però dalla sua la vittoria nella finale di Coppa Italia del 2019, strappata proprio all’Atalanta nella gara giocata a Roma e vinta 2-0 con gol di Milinkovic Saavic e Correa.

Le plusvalenze

Da un punto di vista sportivo, i risultati non sono troppo distanti: il gap c’è, ed impressiona, dal punto di vista organizzativo e societario. L’Atalanta ha un suo stadio di proprietà, che garantisce incassi e stabilità, e nel corso degli anni ha alzato l’asticella acquistando e rivendendo con forza sul mercato. I numeri delle plusvalenze bergamasche sono incredibili: 53,1 milioni per Hojlund, 44,5 milioni per Koopmeiners, 34,3 milioni per Kulusevski (che non ha mai giocato una sola gara a Bergamo), 33,8 per Romero, 24,1 milioni per Gosens, 20,9 per Diallo e cifre simili per Gagliardini, Conti e Castagne.

Hojlund
Le plusvalenze – Lalazio.com – La Presse Foto

La Lazio (nello stesso arco temporale) ha generato una plusvalenza di 39, 2 milioni per Milinkovic Savic, 29,2 per Keita Balde Diao, 24 milioni per Felipe Anderson, 19,8 milioni per Correa e 19,4 milioni per Candreva. 270 milioni di plusvalenze per l’Atalanta, contro i 131 milioni di euro della Lazio. Un’enormità, che testimonia il diverso modo di finanziarsi del club bergamasco, che guadagna meno di diritti tv rispetto alla società di Lotito (60 milioni, contro i 68 guadagnati dai biancocelesti) e incassa meno dal botteghino (in questo caso il dato di riferimento è quello della stagione 2022-23, con la Lazio che ha guadagnato 17, 9 milioni, contro i 7,2 dell’Atalanta).

Le conclusioni

Diversi anche i fatturati dei due club: quello dell’Atalanta è di 242,1 milioni di euro, mentre quello della Lazio, si assesta a 195,5 milioni. Numeri che evidenziano quindi delle differenze piuttosto nette. L’Atalanta investe di più, guadagna di più ed ha un progetto strutturato negli anni: la Lazio ha un fatturato più basso, produce meno della metà delle plusvalenze dei nerazzurri, ma sul campo i risultati non sono così netti come i numeri della parte economica lascerebbero intendere.

Lazio e atalanta
Le conclusioni – La Presse Foto – Lalazio.com

Qual è la causa di questa differenza? L’Atalanta è più desiderosa di crescere rispetto alla Lazio? I numeri sembrerebbero testimoniarlo, ma allo stesso tempo, si potrebbe anche dire che, nonostante spenda e incassi molto meno, la società biancoceleste ha prodotto risultati molto simili. E che comunque non esista un gap tecnico rilevante, come lo è dal punto di vista societario. Il passato ci dice questo… il presente è ancora tutto da scrivere…

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