A due giorni dalla sfida contro l’Atalanta, il tecnico della Lazio deve sciogliere gli ultimi dubbi di formazione. Tanti i dilemmi che si trascinerà fino alla fine
Dopo il successo sul campo del Lecce, la Lazio di Marco Baroni torna in campo. I biancocelesti ospiteranno l’Atalanta per la diciottesima giornata di campionato. Un match delicato, contro un avversario che sta volando e che è reduce da una lunga serie di vittorie consecutive. La Lazio arriva all’impegno incerottata: con almeno tre assenze sicure e diversi calciatori che si trascinano problemi di natura fisica.
Baroni dovrà studiare la miglior formazione da opporre agli uomini di Gasperini, reduci dal successo casalingo contro l’Empoli e forti della prima posizione in classifica. Il tecnico della Lazio si trascina diversi dubbi e sarà chiamato a scelte importanti: sul modulo, sulla possibilità o meno di schierare alcuni calciatori su cui pende la diffida (la sfida contro l’Atalanta precederà il derby) e su alcune scelte di formazione.
Due i calciatori diffidati e che rischiano di saltare il derby in caso di cartellino giallo: Gustav Isaksen e Mario Gila. Se sul primo, il rischio potrebbe essere limitato grazie ad un’attenta gestione del pressing in fase offensiva, il secondo, che gioca come difensore centrale, sarà chiamato ad un’attenta gara difensiva: il suo modo di cercare sempre l’anticipo, potrebbe essere un rischio.
Sulla possibilità di limitarne l’utilizzo vista la diffida, se ne discute a lungo: ma Baroni, che fino ad oggi ha sempre scelto di ragionare partita per partita, non dovrebbe modificare la sua convinzione e difficilmente cambierà idea: contro l’Atalanta schiererà quella che ritiene la Lazio migliore. E il difensore centrale spagnolo ne rappresenta una delle colonne difensive.
Diverso il discorso relativo ad un possibile cambio di modulo: già diverse volte in questa stagione ha alternato il 4-3-3 al 4-2-3-1: contro una squadra molto fisica come l’Atalanta potrebbe optare per una linea mediana più fornita e ricca. In caso di passaggio al centrocampo a tre, verrebbe rilanciato Dele Bashiru: il centrocampista nigeriano è reduce dalle ottime prestazioni contro Napoli e Ajax, ma è rimasto in panchina sia con l’Inter (è entrato solo nel finale) che con il Lecce.
Baroni potrebbe preferirlo a Dia, che si trascina un problema alla caviglia e che non sta vivendo un momento esaltante di forma. Il senegalese garantisce più fantasia e idee in attacco, ma il nigeriano oltre a garantire due ruoli (potrebbe anche muoversi alle spalle di Castellanos nel 4-2-3-1) regalerebbe alla squadra muscoli e sostanza. L’ultimo ballottaggio riguarda la difesa: nel ruolo di terzino destro Marusic e Lazzari si contendono una maglia. Il montenegrino, che ha deciso la sfida di Lecce con un gran gol, parte in netto vantaggio.