La stagione della Lazio fino a questo momento è andata al di là di ogni più rosea aspettativa nonostante un calendario beffardo che le ha fatto affrontare sempre le migliori in un determinato momento
Alla chiusura dell’anno solare 2024 possiamo ritenere soddisfacente il bilancio della società di Claudio Lotito. A fronte di una seconda parte del campionato 2023-24 molto complicato, che ha visto la Lazio attraversare un momento molto delicato dal punto di vista tecnico con ben tre allenatori in 15 giorni, dall’addio di Maurizio Sarri all’interregno durato una partita del suo vice Martusciello, fino all’arrivo di Igor Tudor che ha comunque pilotato la squadra alla qualificazione all’Europa League, centrando così l’obiettivo minimo stagionale, l’inizio di quello 2024-25 è stato davvero emozionante.
La Lazio di Marco Baroni ha dovuto affrontare l’inizio di un nuovo ciclo con l’addio di tanti grandi campioni che hanno segnato la storia della società biancoceleste degli ultimi anni. Ma la squadra ha saputo ritrovare, grazie alle direttive del nuovo allenatore, nuove motivazioni, che le stanno permettendo di essere una delle più belle sorprese del calcio italiano ed europeo di questa annata.
Una campagna acquisti che aveva lasciato interdetta, per rimanere buoni nei giudizi, la maggior parte della tifoseria e l’ingaggio di un allenatore dal passato lungo, ma poco prestigioso, sembravano porre davanti a un ridimensionamento la prima squadra della Capitale, ma il calcio è fatto per sorprendere e questi ultimi mesi dell’anno solare 2024 hanno invece mostrato una squadra bella, divertente e spensierata, in grado così di entusiasmare a suon di prestazioni e risultati l’intera tifoseria.
Sempre nelle prime posizioni in campionato, primo posto provvisorio nella fase campionato di Europa League e il turno più complicato che il tabellone metteva in mostra in Coppa Italia, superato alla grande contro il Napoli di Antonio Conte, rappresentano il suggello della squadra di Baroni in questo inizio di stagione. Ma non tutto è stato così facile, anzi il più delle volte anche il calendario e la casualità degli incontri hanno messo davanti a Zaccagni e compagni prove ancora più complicate di quello che l’avversario poteva realmente rappresentare.
Ventiquattro partite disputate nella stagione 2024-25 tra campionato, Coppa Italia e Europa League. Diciannove vittorie, due pareggi e tre sconfitte: questo il bilancio prima dell’ultima partita dell’anno solare che si sta per chiudere. E proprio l’ultima partita contro la capolista Atalanta mette ancora una volta la squadra biancoceleste davanti a una statistica molto particolare. Infatti in queste prime diciassette giornate di campionato, la casualità ha portato Zaccagni e compagni a incontrare più volte la squadra in quel momento in testa al campionato, una difficoltà in più sulla loro strada incontrare in un momento davvero positivo l’avversario di turno. La prima di queste squadre è stata il Torino che gli uomini di Baroni hanno affrontato allo stadio Grande Torino nel sesto turno. I granata con 11 punti in classifica guardavano tutti dall’alto di una prima posizione conquistata fino a quel momento con 3 vittorie e due pareggi. La Lazio però torna a casa con una grande vittoria per 2-3 grazie ai gol di Dia, Guendouzi e Noslin. La seconda occasione in cui i biancocelesti hanno affrontato una capolista è stata alla giornata 15, quando allo stadio Armando Maradona si sono confrontati contro il Napoli di Antonio Conte in quel momento in testa alla classifica con 32 punti.
Grazie a una prova straordinaria la Lazio riesce a replicare il successo di soli 3 giorni prima in Coppa Italia, con un gol di Isaksen che la lancia in terza posizione, proprio all’inseguimento del Napoli ancora capolista. La giornata successiva la Lazio scende in campo di lunedì per un posticipo davvero importante contro l’Inter campione in carica allenato dall’ex Simone Inzaghi. La sconfitta del Napoli proprio contro la Lazio e la partita da recuperare contro la Fiorentina, sospesa per il malore di Bove dopo pochi minuti, regalano in quel momento ai neroazzurri il primo posto virtuale della graduatoria. La Lazio stavolta esce sconfitta sonoramente dal confronto di vertice, una batosta che purtroppo ha fatto la storia come la più roboante subita in casa, ma che non ha impedito però agli uomini di Baroni di andare a vincere sette giorni dopo a Lecce una partita fondamentale per continuare il percorso straordinario fatto fino a questo momento. Ora, sabato sera, arriva l’Atalanta, vera grande sorpresa del campionato, prima in classifica con 40 dopo 17 giornate, cosa mai accaduta prima nella storia della società orobica. La quarta volta contro la prima in classifica di turno, una difficoltà in più per questa Lazio che comunque ha dimostrato di non avere paura di niente e di nessuno.