Una partita che nasconde insidie per i biancocelesti ma anche per i bergamaschi che recuperano Scalvini, ma c’è una novità
Una è un vero rullo compressore, la prima della classe, l’altra è la più bella rivelazione della stagione, brillante e geniale. E si troveranno una davanti l’altra, con una sfida senza esclusioni di colpi. Atalanta e Lazio si sfidano e il loro duello promette scintille, con spettacolo e gol. D’altronde quando si affrontano queste due squadra, negli ultimi anni è sempre stata una partita ricca d’emozione, l’unico 0-0 c’è stato nel 2019, dopodiché sempre gare di altissimo livello e grande tensione anche perché la rivalità non manca. Da una parte i primi della classe, dall’altra una squadra che gioca sempre a viso aperto e non ha problemi a farlo.
La squadra di Gasperini non sembra fermarla nessuno. Un anno che verrà ricordato come uno dei più belli, se non proprio il più bello a meno che nel 2025 non succeda qualcosa per cui varrà la pena mettere in secondo piano il 2024. Un periodo d’oro. Forse, l’unica brutta notizia del favoloso 2024 dell’Atalanta è arrivata alla vigilia di Natale, con l’infortunio di Mateo Retegui è ai box per una lesione di primo grado al retto femorale della gamba sinistra. E salterà le prossime due gare, quella dell’Olimpico con la Lazio (alle 20,45), e giovedì 2 gennaio a Riad, in Arabia Saudita, contro l’Inter nella semifinale della Supercoppa italiana. Anche la Lazio non può certo di dire di essere fortunata perché non potrà avere uno dei più in forma come Pedro, ma anche Noslin che si era finalmente sbloccato, con l’aggiunta di Vecino. Tre giocatori che in casa biancoceleste hanno dimostrato di poter fare la differenza.
Il forfait del centravanti nerazzurri dovrebbe indurre Gasp a puntellare ulteriormente la coppia d’attacco De KetelaereLookman, specie nel caso in cui, contro i capitolini, il tecnico nerazzurro dovesse confermare l’assetto con due punte e un trequartista che di regola viene adottato contro squadre che utilizzano la difesa a 4, come fa la Lazio. Nel 3-4-1-2 Pasalic dovrebbe essere riproposto come trequartista anche in virtù del rientro in mediana di de Roon, assente per squalifica contro l’Empoli. Ma occhio anche a Samardzic e Zaniolo, specie nel caso in cui Gasperini dovesse cambiare l’assetto tattico, passando a un attacco con due trequartisti o a trazione iperoffensiva con tre punte. Le scelte in casa Atalanta non mancano.
Costretto a cambiare Baroni per via di alcune defezioni come quella di Pedro, Noslin e Vecino, con Lazzari che ha fastidi al flessore. Una formazione che è praticamente obbligata nelle scelte, ma non nel modulo. Ed è qui la grande novità che il tecnico ha deciso di adottare, ovvero passare dal 4-4-1-1 o 4-2-3-1 al collaudato 4-3-3, ma era nell’aria che l’allenatore optasse per questa soluzione con Dele Bashiru insieme a Rovella Guedonzi in mezzo al campo a fare da filtro per una difesa che sarà attaccata sistematicamente e avrà bisogno di un grande aiuto, non solo dai centrocampisti ma anche da chi gioca nel reparto avanzato come Castellanos e Zaccagni.