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Castellanos, riecco l’Atalanta: alla Dea la prima “Taty Mask” con la Lazio

Poco più di un anno fa, contro l’Atalanta, Castellanos era stato lanciato per la prima volta da titolare all’Olimpico da Maurizio Sarri

Contro l’Atalanta, la Lazio si affida nuovamente a Castellanos, proprio come era accaduto poco più di un anno fa. In quell’occasione, contro la Dea all’Olimpico nell’ottobre 2023, l’argentino aveva firmato il suo primo sigillo biancoceleste da “oggetto misterioso”, sfoggiando la prima “Taty Mask”.

Castellanos, riecco l’Atalanta: alla Dea la prima “Taty Mask” con la Lazio (Ansa Foto) – Lalazio.com

Oggi, sempre a Roma e contro gli stessi avversari, il Taty si prepara a guidare la squadra in un big match di alta classifica, forte di uno status completamente diverso, maturato grazie a una crescita esponenziale vissuta nel frattempo.

Sembra passata un’eternità dal debutto da titolare di Castellanos all’Olimpico. Allora, era ancora una scommessa: arrivato in estate come alternativa a Immobile, aveva mostrato qualche lampo interessante nelle amichevoli estive e con gli ingressi a partita in corso, ma senza lasciare davvero il segno. Quel giorno, complice il primo infortunio stagionale di Ciro – uno stop muscolare al bicipite femorale – Taty rispose presente: un gol da vero centravanti, su un cross di Felipe Anderson, e un assist decisivo, una sponda di testa che permise a Vecino di fissare il 3-2 finale.

Quel biglietto da visita sembrava promettente, ma nella sua prima stagione in Italia Castellanos si era fermato a quota 6 reti complessive (4 in Serie A, 2 in Coppa Italia) in 46 presenze. Oggi, tutto è cambiato: senza l’ombra ingombrante di Immobile, l’argentino sta vivendo una seconda annata da protagonista.

Un nuovo Castellanos

Ha già superato il bottino della scorsa stagione con 9 reti (7 in campionato e 2 in Europa League) e si è caricato di responsabilità. Dopo un avvio brillante, c’è stato un momento di flessione a novembre, con un mese intero senza gol. A dicembre, però, è tornato a segnare: prima contro il Parma – un gol inutile, vista la sconfitta – poi contro il Lecce, nell’ultima partita prima di Natale.

Proprio contro i salentini ha mostrato il meglio di sé, mettendo a segno un rigore e offrendo una prestazione completa: assist-man, finalizzatore, costruttore di gioco e leader. Un Castellanos trasformato, pronto a prendersi la scena.

Un nuovo Castellanos (Ansa Foto) – Lalazio.com

Ora arriva l’Atalanta, un avversario che evoca ricordi positivi e rappresenta un nuovo stimolo. Non ci sarà la sfida diretta con Retegui, il connazionale che ha scelto l’Italia, fermo ai box per infortunio. Sarebbe stato un confronto affascinante, considerando che guida la classifica marcatori a quota 12, insieme a Thuram. Castellanos si troverà invece di fronte Lookman, a quota 9, poco sopra di lui.

Taty proverà a ridurre il divario, ancora più determinato in un momento in cui il suo “gemello” d’attacco, Dia, sta attraversando un periodo di appannamento. Il peso dell’attacco laziale è quindi tutto sulle sue spalle, proprio come un anno fa. Ma oggi, Castellanos si presenta con una consapevolezza diversa. Non è più una scommessa. Non è più “l’alternativa”. È il leader offensivo di una Lazio che sa di poter contare su di lui.

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Marco Ercole