Il capitano biancoceleste oggi sarà chiamato insieme ai compagni a una prova sicuramente difficile soprattutto dal punto di vista dell’applicazione tattica
Lazio-Atalanta è il big match di questa penultima giornata di campionato, ultima però dell’anno solare 2024. Una sfida che vedrà i biancocelesti provare a fermare la lanciata squadra di Gian Piero Gasperini, che dopo undici vittorie consecutive è arrivata in testa alla classifica della Serie A con tutte le intenzioni di continuare a coltivare il sogno scudetto. La Lazio invece, dopo la sconfitta subita contro l’Inter di Simone Inzaghi, ha saputo subito rialzare la testa andando a vincere a Lecce una partita diventata fin troppo complicata.
Le sfide tra i biancocelesti e i neroazzurri bergamaschi negli ultimi anni sono state sempre accese, ricche di gol e alcune volte addirittura rocambolesche. Un percorso abbastanza simile quello delle due squadre, soprattutto negli ultimi dieci anni, che le ha viste sempre più presenti nelle prime posizioni della classifica a contendere un posto Champions League, a vincere qualche trofeo, fino a giocarsi una Coppa Italia nella finalissima del 2019.
Sfide sempre ricche di gol ed emozioni
La Lazio di Marco Baroni doveva ripartire quasi da zero dopo aver voltato pagina con la cessione di alcuni giocatori che hanno fatto la storia della società capitolina degli ultimi anni. Un percorso che si pensava potesse risultare più complicato, ma che invece ha portato nella squadra entusiasmo, voglia di arrivare e la giusta dose di spregiudicatezza che l’hanno lanciata fin da subito in alto nella classifica. Stasera all’Olimpico arriva l’altrettanto lanciata Atalanta che, dopo aver ottenuto soltanto 5 punti nelle prime sei giornate di campionato, ha inanellato ben undici vittorie consecutive che l’hanno proiettata in testa alla classifica.
Una serie ancora aperta e che la squadra di Gasperini non ha nessuna intenzione di interrompere proprio stasera contro i biancocelesti. La Lazio però arriva a questo importante appuntamento con qualche defezione di troppo e alcuni giocatori non al massimo della condizione. Pedro, Vecino, Noslin e Lazzari non saranno della partita, Romagnoli e Dia saranno costretti a stringere i denti, mentre Gila e Isaksen giocheranno con la spada di Damocle di una diffida sulla testa che potrebbe tramutarsi in squalifica al prossimo cartellino giallo, considerando che la prossima partita sarà il derby.
La Lazio si affida a Zaccagni
L’assenza di qualche altro senatore lo costringere a giocare un ruolo fondamentale nella sfida di questa sera. Mattia Zaccagni infatti sarà chiamato a recitare un doppio compito che potrebbe risultare decisivo nell’esito della sfida. Il capitano biancoceleste sarà chiamato come al solito a inventare giocate e a creare scompiglio su quella fascia sinistra dove quest’anno ha trovato un compagno di merende in Nuno Tavares, che rende la Lazio quasi immarcabile su quel lato del campo. Ma allo stesso tempo dovrà provare a contenere anche le ripartenze di Bellanova, il laterale destro arrivato dal Torino quest’estate alla corte neroazzurra, secondo soltanto a Grimaldo del Bayer Leverkusen negli assist forniti in questo anno solare.
Zaccagni nelle ultime settimane sembra aver ritrovato la giusta condizione dopo un virus intestinale che lo ha tormentato in alcune partite, infatti ha già fatto due gol alla Dea, ma sempre lontano dall’Olimpico, dove l’ultimo ricordo è quello del primo rigore sbagliato in carriera, in Coppa Italia contro il Napoli, per fortuna ininfluente. Zac vuole tornare a scoccare la sua freccia, quella che, fin dal primo gol in maglia biancoceleste, ha colpito al cuore i tifosi laziali, anche per preparare bene il derby della prossima settimana, dove ha lasciato l’indelebile firma proprio nelle ultime due vittorie dei biancocelesti.