ITutto sul centrocampista che la Lazio ha scelto per il mercato di gennaio: caratteristiche, qualità e perchè può essere decisivo per Baroni
“Io preferisco parlare dei giocatori che ho avuto disposizione e capire dove possono migliorare. I numeri e la situazione a centrocampo è evidente e sotto gli occhi di tutti“. Così Marco Baroni al termine di Lazio-Atalanta ha risposto alla domanda su Jacopo Fazzini, possibile rinforzo per il mercato di gennaio. Il centrocampista dell’Empoli è il calciatore scelto dal club per rinforzare la rosa e regalare al tecnico un’alternativa nel reparto di centrocampo.
Fino ad oggi Marco Baroni è stato costretto a fare gli straordinari: ha lavorato fino a novembre prevalentemente con tre mediani (Rovella, Guendouzi e Vecino), poi dopo l’infortunio dell’uruguaiano, che non tornerà prima di marzo, ha lanciato con decisione Dele Bashiru (che prima era stato testato solo sulla trequarti) promuovendo come centrocampista centrale ed avendo risposte più che positive: gol con Ajax e Atalanta, traversa a Napoli e prestazione di livello in Coppa Italia con gli azzurri. Ma l’emergenza è tutt’altro che terminata.
Baroni e l’emergenza a centrocampo
Lazio-Atalanta è la prova più evidente delle difficoltà attuali: nel primo tempo la Lazio ha dominato la scena, con Guendouzi, Rovella e il nigeriano, protagonisti di una prova sontuosa. Ma nella ripresa, quando Gasperini ha iniziato ad inserire forze fresche, cambiano uomini sulla trequarti campo, la Lazio è calata: sarebbe servito un uomo che desse il cambio a centrocampo e che permettesse alla squadra di respirare. Ma in panchina c’era il solo Castrovilli, al quale sono stati concessi sei minuti (più recupero), nei quali non ha brillato.
IIBaroni ha bisogno di uomini: lo ha ribadito più volte nelle segrete stanze di Formello. Con discrezione e senza battere i pugni sul tavolo, ma ribadendo l’emergenza con la quale ha lavorato dal 31 agosto ad oggi: da quando il club ha ceduto Danilo Cataldi (diventato nel frattempo centrale nel progetto della Fiorentina, senza sostituirlo), senza sostituirlo. L’ultimo giorno del mercato estivo venne fatto un tentativo (senza troppa convinzione) per Folorunsho, vecchio pallino di Baroni. Ora la situazione sembra diversa.
La Lazio ha scelto Jacopo Fazzini: dall’esordio all’investitura di Zanetti
Il club ha scelto Jacopo Fazzini, mediano dell’Empoli. Un giocatore che rappresenta al cento per cento il profilo che il club ha delineato: giovane, di prospettiva, con qualità tecniche e fisiche, ma già con una buona esperienza alle spalle. Difficile catalogarlo con una caratteristica precisa: sulle spalle ha il numero dieci, ma non si tratta di un trequartista puro; non è un corazziere (178 cm per 70 kg), ma nei contrasti è abile e bravo e fa sentire la sua presenza; tecnicamente è molto abile e sa iniziare l’azione, ma non si può definire un vero e proprio regista. Insomma, un centrocampista moderno, abile a ricoprire più ruoli e a dare il suo contributo.
A Empoli è esploso, ennesimo talento lanciato dal club di Corsi: ha giocato nelle squadre giovanili ed è stato lanciato con i grandi da Andreazzoli in una sfida di Coppa Italia a San Siro: con Zanetti è diventato una colonna della squadra. L’attuale tecnico del Verona lo definì in questo modo: “Fazzini è un giocatore completo, sta crescendo sotto l’aspetto della personalità, perché come potenzialità ha tutto: gioca a tutto campo, corre tantissimo e lo fa con qualità, sa impostare, sa tirare, sa inserirsi, sa contrastare, è elegante, è anche…bello“.
Fazzini, operazione “alla Rovella”
Lo scorso anno giocò 31 gare, segnando una rete: quest’anno iniziò la stagione alla grande. All’Olimpico incantò e si prese la scena contro la Roma di De Rossi, giocando una gara super. Nella sera in cui tutti si aspettavano risposte dal suo amico ed ex compagno Baldanzi, Fazzini giocò una gara mostruosa. Poi un infortunio muscolare, che lo ha fermato un mese. È tornato in campo contro Atalanta e Genoa: potrebbero essere le ultime due gare con la maglia dell’Empoli. È pronto per il grande salto e la Lazio lo aspetta per lanciarlo nel calcio che conta. Baroni può utilizzarlo come mezzala in caso di conferma del 4-3-3 (visto ieri all’Olimpico), ma potrebbe utilizzarlo anche dietro ad una punta centrale.
Il club sta provando a chiudere l’operazione versando nelle casse dell’Empoli due milioni di euro per il prestito biennale, per poi riscattarlo dopo due anni, pagando in totale circa quindici milioni. Un’operazione che ricorda molto quella fatta due estati fa con Rovella: anche lui giovane, proveniente dal campionato italiano e in cerca di una chance per esplodere. Fazzini cercherà di seguirne l’esempio è di scalare gerarchie. La Lazio può essere la grande occasione della sua carriera. E non vuole farsela sfuggire.