Lazio, c’è da sfatare un tabù: Baroni deve fare meglio di Eriksson e Delio Rossi

Il derby della Capitale arriva per la prima volta nella storia a disputarsi all’ultima giornata del girone d’andata con una situazione di classifica ben delineata, ma sappiamo che le stracittadine sfuggono a qualsiasi pronostico

La Lazio impone il pareggio alla capolista Atalanta, reduce da undici vittorie consecutive, al termine di una partita molto ben giocata, coraggiosa e per certi versi anche sfortunata per essere comunque stata raggiunta due minuti prima del novantesimo. Un pareggio che peraltro conferma il quarto posto in classifica della compagine biancoceleste, vera grande sorpresa del campionato dopo i presupposti di partenza al termine della campagna acquisti operata dalla società che l’avevano vista dare l’addio ad alcuni tra i giocatori che hanno fatto la storia di questa società negli ultimi anni.

Roma-Lazio
Lazio, c’è da sfatare un tabù: Baroni deve fare meglio di Eriksson e Delio Rossi – Lalazio.com -Ansa foto

Il derby della Capitale è uno dei più sentiti al mondo e anche in Italia non ha eguali per passione, partecipazione e senso di appartenenza. Una partita che ogni tifoso segna personalmente con un circoletto rosso alla pubblicazione dei calendari e che mai come in questa stagione è arrivata così tardi, soprattutto segnando un divario così importante tra le due squadre dopo diciotto giornate.

Una partita che sfugge a ogni pronostico

Impensabile a inizio stagione. Alla diciottesima giornata la Lazio è quarta in classifica con 35 punti in virtù di 11 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte e la Roma decima in graduatoria con soli 20 punti grazie a 5 sole vittorie, 5 pareggi e ben 8 sconfitte, soprattutto dopo aver già sostituito ben tre allenatori. Dai pronostici estivi fatti sotto l’ombrellone si è clamorosamente ribaltato il mondo, ma se i problemi dei giallorossi erano di difficile collocazione, soprattutto figli di inevitabili scelte affrettate della dirigenza, le meraviglie della Lazio di Baroni spiegano come il calcio sfugga a qualsiasi previsione e sia conseguenza di tante componenti difficilmente riconducibili a una sola spiegazione.

Stracittadina
Una partita che sfugge a ogni pronostico – Lalazio.com – Ansa foto

Mai come in questa stagione il derby della Capitale è arrivato così tardi, addirittura all’ultima giornata del girone d’andata, un’anomalia figlia dei tempi moderni e del cosiddetto calendario asimmetrico che avrebbe impedito, fino a qualche anno fa, dopo quello di andata, di giocare il derby di ritorno all’ultima giornata. Mentre non è la prima volta che la stracittadina si gioca a ridosso o proprio nel giorno dell’Epifania anzi, al 6 gennaio è legato uno dei derby più belli e indimenticabili per tutti i tifosi della Lazio.

Un distacco mai avuto prima

Tra la Lazio di Baroni e la Roma di Ranieri oggi ci sono quindi ben 15 punti di distacco, un divario pazzesco oltre che inimmaginabile, ma per come si sono sviluppate le cose in questi primi 4 mesi di stagione, assolutamente giusto. Un distacco record come detto perché soltanto in altre due occasioni si era arrivati ad avere una differenza così ampia a favore dei biancocelesti, entrambe di 14 punti, quindi uno in meno di quello accumulato fino a qui dalle due squadre. La prima volta fu nella stagione 1998-99, quando la Lazio di Eriksson alla 28 giornata era addirittura in testa alla classifica e volava verso un sogno impossibile chiamato scudetto, che purtroppo sfumò proprio sul traguardo dell’ultima giornata a favore del Milan di Zaccheroni. Quell’ 11 Aprile 1999 la Roma di Zeman fermò la corsa della Lazio battendola per 3-1, al termine di una partita durissima che vide tra l’altro l’espulsione dei due difensori centrali biancocelesti, Nesta e Mihajlovic.

Derby della Capitale
Un distacco mai avuto prima – Lalazio.com

La seconda volta è accaduta nella stagione 2008-09, quando la Lazio di Delio Rossi arrivò alla stracittadina nelle primissime posizioni di classifica con 22 punti dopo 11 giornate, contro gli 8 soltanto conquistati dai giallorossi allenati all’epoca da Luciano Spalletti. Anche in quell’occasione vinse la Roma con un gol del brasiliano Baptista a inizio secondo tempo. Baroni è ora chiamato a sfatare un tabù che ha sempre contraddistinto i derby di Roma, quello che vede arrivare alla vittoria la squadra messa peggio in classifica, quella che arriva da sfavorita, e mai come questa volta la classifica recita un divario importante. Bando alle scaramanzie quindi, anche perchè per l’allenatore della Lazio questa stagione è fatta di tante prime volte, di tanti tabù già superati, il derby potrebbe essere un altro di questi.

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