Dia cerca riscatto dopo le recenti prestazioni negative: Baroni riflette sulla possibilità di utilizzarlo o meno nel derby con la Roma: i dubbi del tecnico biancoceleste alla vigilia della stracittadina contro la Roma
“Queste partite si giocano in sedici e devo pensare sia a chi parte dall’inizio, ma anche a chi subentra. Devo tenermi delle possibilità a partita in corso”. Con queste parole il tecnico della Lazio Marco Baroni ha spiegato la scelta di lasciare in panchina Boulaye Dia contro l’Atalanta, nel match valevole per la diciottesima giornata di campionato e terminato 1-1. Il senegalese, così come Isaksen, sono state le carte che il tecnico si è giocato nel corso della partita, per provare a respingere gli attacchi (sempre più insistenti) dell’Atalanta e provare a a regalare nuova verve ad una Lazio che si trovava in evidente difficoltà.
Ma contro i nerazzurri, l’esperimento è riuscito solo in parte: Dia è entrato nella ripresa, proprio nel momento in cui gli uomini di Gasperini stavano dominando la scena attraverso i cambi. In una squadra orfana di Pedro, Vecino e Noslin, Dia rappresentava per Baroni l’ancora a cui aggrapparsi nel momento più delicato della partita. Ma il senegalese, che non segna in campionato dal quattro novembre scorso, quando sbloccò la gara contro il Bologna, non è riuscito a lasciare il segno.
Gli errori di Dia contro l’Atalanta: ci sarà al derby?
Anzi, nel momento più importante, quando sarebbe servito il suo graffio, ha tradito la fiducia del tecnico, fallendo due gol che sembravano assolutamente alla sua portata. Il primo, al 67′ non riuscendo a deviare da due passi un assist di Castellanos. Dia è arrivato scoordinato sul pallone ed ha cliccato la sfera, vanificando il cross del compagno e togliendo a Dele Bashiru, che arrivava alle sue spalle, la possibilità di effettuare il tap-in vincente. Il nigeriano si trovava in una posizione migliore.
La seconda occasione, forse ancora più clamorosa, al minuto 77′, quando si è presentato davanti a Carnesecchi ed ha vanificato tutto con un tiro centrale e da fuori area: una scelta poco condivisibile: Dia avrebbe potuto avanzare ancora e calciare da una posizione più favorevole, o provare a servire Castellanos, che era libero sul secondo palo. Due occasioni clamorose, che pesano maledettamente sul risultato. E che portano Baroni a porsi dubbi e domande sulla formazione che dovrà affrontare la Roma dal primo minuto.
Il ballottaggio tra Dia e Dele Bashiru
In caso di prestazione positiva con l’Atalanta, Dia avrebbe rilanciato la sua candidatura nel derby. Oggi, alla luce di quanto visto con i nerazzurri e della prestazione di Dele Bashiru, sembra scontato pensare che il tecnico torni a puntare sul nigeriano contro i giallorossi. Dele Bashiru sta bene, è reduce dalle ottime prestazioni contro Napoli Ajax e Atalanta e permette al tecnico di poter variare il modulo in corso. Attraverso i suoi movimenti, la Lazio passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Ma allo stesso tempo è anche vero che Dia rappresenta una risorsa importante, che Baroni ha l’obbligo di preservare e rilanciare.
Una prestazione di rilievo nel derby e un gol potrebbero permettergli di svoltare la stagione. In più, la Roma di Ranieri ha dimostrato di soffrire molto gli inserimenti dei trequartisti avversari: basta pensare alle recenti prove di Nico Paz a Como e di Reijnders a Milano. Dia rappresenterebbe il profilo ideale per muoversi in quella posizione. Dubbi che Baroni si porterà fino alla vigilia della gara contro i giallorossi.