Il tecnico biancoceleste riflette sulla formazione che schiererà nel derby contro la Roma: due i ballottaggi sui quali riflette e che potrebbero portare ad un cambio di strategia
La Lazio prepara il derby nel quartier generale di Formello. Marco Baroni sta studiando l’undici da schierare nella tanto attesa stracittadina con i giallorossi di Claudio Ranieri: due dei tecnici più esperti della serie A. Per il mister biancoceleste sarà il primo derby sulla panchina della Lazio. Un’emozione che non vede l’ora di provare e che sta aspettando con curiosità. Baroni sta pensando alla sfida con i giallorossi: non vuole lasciare nulla al caso e sta preparando ogni singolo dettaglio.
Rispetto a Ranieri, che nell’intervallo di Milan-Roma ha lasciato in panchina i due giocatori ammoniti nella prima frazione (Konè e Hummels) non ha fatto calcoli e contro l’Atalanta ha utilizzato entrambi i suoi giocatori diffidati: Gila dall’inizio e Isaksen a gara in corso. Che formazione schiererà domenica contro i giallorossi? A cinque giorni dal calcio d’inizio persistono almeno due dubbi di formazioni: due ballottaggi che il tecnico terrà aperti fino alla fine, e che verranno risolti solo in extremis.
Roma-Lazio, il primo ballottaggio tra i biancocelesti: il ruolo di esterno destro
Nessun dubbio in difesa: a meno di defezioni dell’ultima ora (che nessuno a Formello si augura), Baroni schiererà Provedel in porta con una linea difensiva a quattro, composta da Marusic e Nuno Tavares sulle fasce e la coppia centrale più affiatata: Mario Gila e Alessio Romagnoli. Da verificare le condizioni di Lazzari e Patric che non erano a disposizione sabato scorso nella sfida contro l’Atalanta.
Il primo, vero dubbio, riguarda la corsia di destra: Baroni tiene in ballottaggio Isaksen e Tchaouna: entrambi hanno chance di giocare dal primo minuto e si sono spartiti la maglia da titolare nelle ultime uscite. Il danese, dopo la rete segnata con il Napoli, è rimasto in panchina con Ajax e Atalanta: il giovane francese è rimasto fuori con Inter e Lecce. Baroni non ha ancora sciolto le remore: entrambi hanno alternato prestazioni positive a battute d’arresto.
Il secondo ballottaggio deciderà il modulo
Il loro utilizzo dipenderà probabilmente dal modulo che Baroni sceglierà: in caso di 4-3-3 potrebbe essere preferito Tchaouna, mentre Isaksen dovrebbe partire dall’inizio con il ritorno al 4-2-3-1. Decisione che verrà presa quando verrà sciolto il secondo ballottaggio: quello tra Dele Bashiru e Dia. Nessun dubbio infatti nè sul centravanti titolare (sarà Castellanos) nè sulla coppia di centrocampisti che partiranno dal primo minuto (Rovella-Guendouzi). Baroni dovrà scegliere tra il nigeriano (in gol contro l’Atalanta e in grande ascesa) e il senegalese, che nelle ultime settimane è sembrato in calo e che proprio con l’Atalanta ha fallito due clamorose occasioni da gol.
In caso di conferma di Dele Bashiru, il modulo tornerebbe ad essere il 4-3-3 (anche se il nigeriano tende a spingere e a muoversi tra le linee, come in occasione del gol all’Atalanta); se dovesse giocare Dia invece, si tornerebbe al 4-2-3-1. La Roma, contro Como e Milan, ha dimostrato di soffrire i movimenti dei trequartisti avversari (Nico Paz e Reijnders), particolare che potrebbe far propendere Baroni verso il ritorno al 4-2-31. Dubbi che il tecnico risolverà solo alla vigilia del derby.