In 38 giornate di campionato 69 punti conquistati. Una Lazio rivoluzionata, gioco propositivo e più stimoli: così rinasce l’ambizione
Una Lazio da podio, terza forza del campionato dietro solo a Inter e Atalanta. Nonostante gli sconvolgimenti estivi, gli addii pesanti nell’ultima sessione di mercato e un avvio complesso, segnato dalle dimissioni ravvicinate di Sarri e Tudor, i biancocelesti si sono risollevati. Grazie soprattutto all’ottimo girone d’andata dell’attuale stagione (manca solo il derby per completarlo), la squadra biancoceleste chiude il 2024 al terzo posto della Serie A con 69 punti in 38 partite.
Il calcolo, riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, considera l’intero anno solare: dall’esordio vittorioso a Udine del 7 gennaio (1-2 con reti di Pellegrini e Vecino) fino al recente pareggio contro l’Atalanta. Un cammino che li colloca dietro solo alle corazzate di Inzaghi e Gasperini, ma davanti a tutte le altre contendenti, incluse le grandi escluse.
Anche con il recupero della sfida tra Bologna e Milan, rinviata a ottobre per l’emergenza climatica, la posizione della Lazio non è in pericolo: Napoli fermo a 66 punti, Juventus a 60, Fiorentina a 59 e Roma a 55. Un divario che parla chiaro.
Il piazzamento, già di per sé significativo, assume ancor più valore se si considerano le difficoltà vissute fino all’arrivo di Baroni, subentrato tra mille dubbi dopo i due cambi di panchina nel giro di pochi mesi. Prima Sarri, dimissionario a marzo, poi Tudor, che ha salutato a stagione conclusa, nonostante la qualificazione in Europa League.
La crescita della Lazio con l’arrivo di Baroni
Il 2024 vede l’Inter al comando di questa speciale classifica dell’anno solare, con 89 punti in 37 gare (il match con la Fiorentina sospeso per il malore di Bove). Subito dietro l’Atalanta con 81, l’unica squadra a tenere il passo dei campioni d’Italia in carica. I 69 punti della Lazio rappresentano non solo un risultato di prestigio, ma anche una solida base per il ciclo inaugurato a luglio da Baroni. Una rivoluzione che ha cambiato volto alla squadra, sia in termini di uomini che di motivazioni.
Un altro dato incoraggiante guarda al futuro prossimo: se la Lazio dovesse vincere il derby del 5 gennaio, chiuderebbe il girone d’andata a quota 38 punti. Anche in questo caso si tratterebbe di un terzo posto, confrontando il rendimento con quello degli ultimi 10 anni.
Il record resta quello del 2019-2020, con 43 punti accumulati prima dello stop causato dal Covid, stagione che si concluse con il ritorno in Champions League. Subito dietro c’è il 2017-2018, con i 40 punti raccolti sotto Inzaghi, anche se quel campionato lasciò l’amaro in bocca per la beffa dell’ultima giornata, quando il colpo di testa di Vecino regalò all’Inter la qualificazione in Champions.
Discorsi da rimandare a dopo il confronto con la Roma, ma una certezza già c’è: i progressi mostrati dalla Lazio tra agosto e dicembre. Dal gioco più fluido alla valorizzazione dei giovani, passando per un’età media abbassata rispetto al passato, i segnali per costruire un futuro ambizioso sono evidenti.