La stracittadina della Capitale è alle porte con tutto il suo carico di ansie, timori e scaramanzie. Nulla viene lasciato al caso neanche la legge di alcuni numeri che lasciano ben sperare
L’attesa è spasmodica in tutta la città. Domani alle ore 16 la società aprirà i cancelli del centro sportivo di Formello per il grande abbraccio finale con la gente laziale. Tutto è pronto quindi per il derby della Capitale che domenica sera allo stadio Olimpico metterà di fronte i biancocelesti e i giallorossi per un testa a testa mai arrivato così tardi sul calendario. Da una settimana oramai, notte di San Silvestro compresa, la mente della gente laziale è tutta rivolta alla madre di tutte le partite che mai come quest’anno potrebbe significare davvero tanto per la compagine di Marco Baroni.
La Lazio, in queste partite fin qui disputate, ha sempre dimostrato di poter tenere testa a tutte le avversarie. Ha saputo trovare subito la rotta giusta fin dall’inizio del campionato e soprattutto è stata in grado di reagire e rialzare la testa anche dopo alcune battute d’arresto che hanno lasciato davvero l’amaro in bocca, per colpa di alcune scellerate decisioni arbitrali o come ad esempio quella clamorosa contro l’Inter, che potevano davvero colpire nel profondo.
Il segreto di Baroni
Marco Baroni è stata sicuramente la più bella sorpresa di questi primi mesi stagionali. Non per il dubbio sulle capacità tecniche, ma per la rapidità con cui è riuscito a entrare nella testa e nel cuore dei giocatori regalando loro le motivazioni giuste per credere in quello che stavano facendo, nelle loro capacità, dando brillantezza sfrontatezza a un gruppo nuovo che voleva però partire subito forte per dimostrare che tutti i pronostici e le previsioni della vigilia su di loro erano sbagliate e troppo pessimistiche.
La Lazio gioca bene, diverte, vince e convince, in tutte le manifestazioni a cui è stata chiamata in causa e l’entusiasmo che i giocatori mettono in campo si riflette sugli spalti sia in casa che in trasferta, dove la gente laziale non smette mai di far sentire il proprio apporto per un connubio che sicuramente avrà il suo massimo proprio in occasione della stracittadina di domenica prossima.
La statistica positiva
Tutta la settimana che sta portando all’evento più atteso in città è scandita dalle notizie sulla possibile formazione. Nell’ambiente biancoceleste c’è agitazione infatti per alcune defezioni che potrebbero pesare sulla preparazione della partita e sulle possibili scelte di Baroni. Allora si cerca conforto nella scaramanzia da derby, sulle statistiche e ce ne è una che lascia davvero ben sperare la tifoseria biancoceleste.
Il tecnico toscano, che così bene si è inserito sulla sponda laziale del Tevere, in questo campionato ha avuto modo di affrontare il suo passato da calciatore in più di un’ occasione ottenendo sempre il risultato pieno. Ha vinto contro il Verona in casa per 2-1 grazie alle reti di Dia e Castellanos, ha battuto il Bologna per 3-0 con i gol di Gigot, Zaccagni e Dele Bashiru, ha espugnato il difficile campo del Napoli, squadra con il quale Baroni ha vinto lo scudetto sul campo al fianco di Diego Armando Maradona, per 0-1 grazie a un gol di Isaksen, per poi andare a vincere anche a Lecce con i gol di Castellanos e Marusic nel finale. Tutte squadre nelle quali il tecnico, da giocatore, ha militato in Serie A. All’appello mancherebbe soltanto la Roma con la quale ha giocato nella stagione 1986-87, e domenica c’è il derby Roma-Lazio…
