Impazza la discussione tra i due esterni biancocelesti. Tavares e Isaksen si muoveranno sulle corsie opposte: “Non c’è paragone: il danese è molto più continuo. Ma non tutti se ne rendono conto”
Da una parte Nuno Tavares considerato come uno degli esterni più forti del campionato e fiore all’occhiello dell’ultima campagna acquisti; dall’altra Gustav Isaksen, continuamente bersaglio della critica e spesso costretto a subire attacchi continui. Baroni, per il derby di domenica prossima, valido per l’ultima giornata d’andata della serie A, si affiderà ad entrambi. Ma fino ad oggi chi ha dato le garanzie più grandi?
“Nuno Tavares non ha giocato le prime due gare, poi si è infortunato ed ora sono tre partite che non si vede. Dal punto di vista della continuità, il terzino portoghese non riesce a regalare certezze. Io credo che sia molto più continuo Isaksen”. A due giorni dal derby si accendono i toni nel mondo biancoceleste. Nel corso di una diretta infuocata su Radio Olympia, il dibattito si sposta sui due esterni biancocelesti.
I numeri di Nuno Tavares: otto assist, poi…
A lanciare la bomba è Emanuele Artibani: “Qualcuno ha fatto passare Nuno Tavares per il nuovo Roberto Carlos, ma non è così. A volte si perde, non riesce a trovare continuità. Per me Isaksen, che da tutti è criticato, è molto più continuo ed incide di più sulle partite”. Di tutt’altro avviso James Wilson: “Dire che Isaksen garantisce più di Nuno Tavares non sta né in cielo, né in terra: è una follia”. Parole che non scalfiscono le convinzioni di Emanuele Artibani: “Non c’è un giocatore più determinante di Isaksen in questo momento nella Lazio. Lo dicono i numeri e le statistiche. Io non ho nulla contro Tavares, ma sentire dire che il portoghese è fondamentale, mentre il danese è sempre criticato, per me non ha senso”.
Tavares ha saltato le prime due gare per infortunio (contro Venezia e Udinese), poi dalla terza (con il Milan), è entrato in pianta stabile nella formazione titolare, collezionando otto assist, in otto presenze. A Como venne espulso (saltando la sfida successiva con il Cagliari), poi è arrivato l’infortunio con la nazionale portoghese. Tavares ha saltato le gare con Bologna e Parma, poi è rientrato in campo: nelle ultime tre gare (contro Inter, Lecce e Atalanta) non ha lasciato il segno. “A volte ho come la sensazione che Tavares sia forte con i deboli e debole con i forti, mentre Isaksen è molto più continuo. Magari non avrà determinati picchi, ma credo che sia uno di quei giocatori che per rendimento sono molto affidabili”. Parole che hanno scatenato Wilson. “Non trovo una sola gara dove Isaksen sia stato decisivo, a parte Napoli, mentre dall’altra parte parliamo di uno dei migliori terzini della serie A”.
I numeri di Isaksen
Il discorso si sposta su Isaksen. L’esterno danese ha collezionato tre reti totali dall’inizio della stagione: due in campionato (contro Udinese e Napoli) e una in Europa League, contro il Twente. Non ha mai realizzato una rete allo stadio Olimpico. Per Isaksen anche tre assist a referto: due in serie A e uno in Europa League contro il Porto.
“Nei suoi confronti – prosegue Artibani – c’è stata una narrazione sbagliata. Il nostro ex tecnico, Sarri, non lo considerava adatto e il paragone con Felipe Anderson non gli ha certo giovato. Ma ha fatto il suo: e se viene sempre schierato, un motivo ci sarà. Baroni è un allenatore normale, che ha fatto vedere a tutti come l’unico sostituto naturale di Felipe Anderson sia Isaksen. Ma non tutti lo hanno capito: o meglio non tutti lo accettano”.
