Nessun dubbio sulla formazione che il tecnico della Lazio Marco Baroni schiererà dal primo minuto nel derby. L’allenatore biancoceleste ha risolto i ballottaggi
“Noi viviamo per partite come queste”. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del derby, che chiuderà il girone d’andata per i biancocelesti, il tecnico della Lazio Marco Baroni ha parlato di motivazioni, voglia e dello spirito che la squadra sarà chiamato a mettere in campo nella stracittadina. Una sfida molto sentita da tutto l’ambiente e che rappresenta per la Lazio un test importantissimo. L’ennesimo di questa prima parte di stagione.
Baroni ha sciolto tutti i (pochi) dubbi che aveva alla vigilia. Ieri, parlando ai microfoni si era detto ancora non certo della formazione iniziale. Rispondendo ad una domanda su Dia e sul suo rendimento attuale, l’allenatore della Lazio aveva dichiarato di “avere ancora qualche dubbio”. Il ballottaggio era proprio tra il centravanti senegalese e Dele Bashiru. Un dubbio che si trascinava una diversa valutazione della gara da disputare.
Baroni scioglie l’unico dubbio di formazione
Nel caso in cui fosse stato scelto l’ex centravanti della Salernitana, il modulo sarebbe rimasto il 4-2-3-1, con quattro giocatori offensivi. Con Dele Bashiru in campo, la Lazio può trasformarsi in una squadra più equilibrata (di partenza in campo è un 4-3-3), ma con la possibilità di tornare ad offendere con almeno quattro giocatori dediti alla fase offensiva. Con i suoi movimenti il nigeriano è in grado di ribaltare il fronte di gioco e garantire alla Lazio maggior peso specifico davanti.
Alla fine l’ha spuntata Dele Bashiru. Baroni punterà sul suo dinamismo, sulla sua fisicità e sul buon momento di forma che sta vivendo. Il centrocampista nigeriano ha giocato due ottime gare contro il Napoli (al Maradona colpì anche la traversa con un bolide dal limite dell’area), ha dominato la scena ad Amsterdam (segnando una rete) e con l’Atalanta è andato in gol sfruttando una delle sue doti migliori: la velocità e la capacità di inserimento.
La formazione della Lazio in vista del derby
Dele Bashiru completerà il centrocampo con Rovella e Guendouzi: lo stesso terzetto visto contro l’Atalanta. In attacco Castellanos si muoverà nel ruolo di centravanti, con capitan Zaccagni a sinistra e Isaksen (preferito a Tchaouna) a destra. Per il danese si tratta di una grande chance dopo la panchina con l’Atalanta. Nelle ultime settimane Baroni lo sta alternando spesso al giovane francese. Isaksen è stato protagonista a Napoli, ma non ha ancora trovato quella continuità di rendimento che il tecnico si aspettava per il suo definitivo salto di qualità.
In difesa nessun dubbio: davanti a Provedel si muoveranno Marusic, Mario Gila, Romagnoli e Nuno Tavares, con il portoghese chiamato a riscattare le recenti prestazioni poco convincenti. “Tavares ha avuto un piccolo infortunio e ora sta recuperando. Deve stare sereno e lavorare. A volte le giocate riescono di più, altre volte meno. Deve giocare come sa, con gioia e spensieratezza. Deve assumersi dei rischi e mi piace quando se li prende: io non limito mai nessuno”, ha detto il tecnico, parlando del portoghese.
Baroni, due sorprese per il derby
Noslin e Lazzari oggi si dono allenati regolarmente e saranno a disposizione del tecnico: i due calciatori (che si trascinano problemi fisici dopo la trasferta di Lecce), non sono al cento per cento, ma potranno almeno andare in panchina: da valutare la possibilitàdi un loro utilizzo a gara in corso. Baroni potrà però contare su due calciatori in più in panchina: Hysaj e Toma Basic. I due, inizialmente esclusi dall’elenco dei venticinque a disposizione per il campionato, sono stati reinseriti al posto di Vecino e Pedro.
“Porteremo dentro Basic e Hysaj, ragazzi che lavorano con noi, che sono venuti in Coppa Italia e che ci daranno una mano”, ha sentenziato ieri Baroni, annunciando il loro ritorno nell’elenco dei convocati. In questo momento, tutti possono dare una mano.
