Decisivo a Lecce e incisivo con la Dea, Castellanos ora cerca la prima gemma nel derby. Baroni gli chiede pericolosità al tiro e solite cuciture di gioco tra le linee
Un derby senza Immobile, capitano e bandiera, non è cosa da poco per la Lazio. Abituato a trascinare la squadra anche dalla panchina, a cementare lo spogliatoio, Ciro ha incarnato un valore aggiunto soprattutto in partite come questa, dove l’aspetto mentale gioca un ruolo cruciale.
Come ti presenti, come interpreti la partita, con quale spirito e lucidità: sono fattori determinanti. Servono il colpo di genio, la furbizia, la scaltrezza, la freddezza. E Taty Castellanos, l’argentino, ha tutto questo nel suo repertorio. Non solo grinta e personalità, ma anche talento da mettere in campo contro la Roma, come sottolineato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport.
Per Castellanos, questo derby rappresenta un’occasione unica. Per la prima volta, infatti, l’argentino si presenta da titolare e protagonista atteso, non da comprimario come nella passata stagione. Potrebbe essere la sua notte, nonostante l’avversario sia un difensore esperto e smaliziato come Hummels.
Baroni, l’allenatore, si trova di fronte a diverse incognite: la gioventù e l’inesperienza del gruppo, le poche alternative a disposizione, la necessità di consolidare la personalità della squadra. Ma soprattutto, l’assenza di un totem come Immobile. Toccherà quindi a Castellanos prendersi la responsabilità di guidare la Lazio, cercando di trasformare il derby in un punto di svolta.
Castellanos sogna una notte da Ciro
Servirebbe un timbro, una prestazione memorabile, per consacrare definitivamente l’argentino nel cuore dei tifosi. I numeri di Castellanos in questa Serie A parlano di 7 gol e 2 assist in 16 presenze, un bottino di tutto rispetto. Centravanti di classe e di fine tocco, Castellanos si dimostra spesso più suggeritore che finalizzatore spietato, come si è visto anche contro l’Atalanta.
Predilige giocare per la squadra, servire l’ultimo passaggio. L’ingresso di Dia ne amplifica la pericolosità e il raggio d’azione, aprendo spazi per i cross e gli sfondamenti del senegalese. Domani, con ogni probabilità, partirà titolare, forse affiancato da Dele-Bashiru, trequartista d’assalto. A Zaccagni, nuovo capitano, e Isaksen il compito di rifornirlo dalle fasce.
Castellanos arriva a questo derby in ottima forma, reduce da prestazioni positive nelle ultime due partite, decisivo a Lecce e pericoloso contro la Dea. Ora, però, deve compiere un ulteriore passo avanti. La Roma proverà a imbrigliarlo, e l’argentino, pur conoscendo bene l’atmosfera di questa partita (giocata già tre volte la scorsa stagione, di cui una da titolare nell’ultimo derby di Sarri in Coppa Italia, 1-0 Lazio con assist per Zaccagni), non dovrà cadere nelle trappole avversarie.
Un breve excursus sui precedenti derby laziali: l’ultimo tango memorabile porta la firma di Zarate (aprile 2009, 4-2 per la Lazio), prima di lui Ledesma (dicembre 2006). L’ultimo derby senza Immobile titolare risale all’aprile 2016 (1-4 per la Roma). Questo derby, per Castellanos, ha il sapore di un bivio, un’occasione per entrare definitivamente nel cuore dei tifosi, che ne apprezzano le qualità. Il Taty sa giocare a calcio, lo si vedeva anche l’anno scorso, ma ora ha acquisito fiducia e concretezza. Si è preso la Lazio, e Dia non lo ha mai messo in discussione.