Il presidente Lotito lavora sotto traccia anzi non ha mai smesso di farlo, sta solo aspettando segnali dalla Toscana, lui è sicuro del fatto suo
Un’operazione che s’ha da fare. E’ quello che pensa la Lazio che, nonostante ci siano dei piccolo problemi tecnico-burocratici, alla fine è convinta di arrivare a Jacopo Fazzini dell’Empoli. Prima del Natale e anche subito dopo Lotito aveva il vento in poppa, un po’ per via della preferenza da parte del giocatore, poi perché con il suo collega Corsi aveva avuto un accordo di massima. I due si erano dati la parola, anche se dovevano definire per bene la trattativa e l’intera operazione. Ed è lì che è nato qualche problema, più tecnico che di soldi. Nel senso che, siccome la Lazio è molto scrupolosa con i suoi conti e col suo bilancio, a maggior ragione se si è un po’ border-line anche con gli ingaggi non può fare determinati movimenti economici a meno che non esca qualche giocatore e alleggerisca la situazione finanziaria. Insomma i 2,5 milioni per il prestito più i 10-12 garantiti da Lotito a giugno 2026 si devono rivedere o quanto meno mettere tutto nel 2026 o dare qualcosa a giugno 2025.
La Lazio, nonostante qualche piccola difficoltà, vuole arrivare a Fazzini e quest’ultimo vuole la squadra biancoceleste. E’ anche vero che in questi ultimi giorni il suo procuratore ha avuto un bel da fare, parlando prima con la Lazio, poi con il Napoli, con l’Empoli e ancora con la Lazio, per poi rifare tutto il giro. Ovviamente, il manager del calciatore tiene aggiornato il suo assistito, Fazzini, ogni minuto, cosa questa che, da un certo punto di vista, l’ha un po’ danneggiato e soprattutto distratto.
Lotito può sbloccare l’affare con soldi personali
Un’operazione che sta andando un po’ per le lunghe, almeno per i tempi che si erano prefissati i due presidenti Lotito e Corsi, tanti che prima e dopo Natale i due avevano concordato di voler chiudere l’affare nei primi giorni di gennaio, in modo che Fazzini potesse arrivare nella capitale tra la prima o l’inizio della seconda settimana del nuovo anno. Non solo. Il patron laziale aveva impresso un’accelerata improvvisa proprio perché Napoli e anche Inter stavano gironzolando un po’ troppo sopra Fazzini. La Lazio però è stata brava e si è mossa per tempo, trovando la preferenza del calciatore. L’Empoli è indispettito, tanto che gira voce ci sia stata una rovente telefonata tra Corsi e Lotito, con il primo che avrebbe accusato il secondo di aver trovato l’accordo col giocatore senza averlo con l’Empoli. Ma qualcuno, (il procuratore del ragazzo ndr) ha fatto notare che Fazzini non aveva nulla con il Napoli, solo che la Lazio gli dava più garanzie sul futuro e sulla crescita. Rovella è stato portato come esempio.
Lotito e De Laurentiis stanno battagliando parecchio, anche perché il presidente del Napoli ha una predilezione per Fazzini, molto più di lui di quanto l’abbia Conte. Il proprietario della squadra partenopea è convinto che il centrocampista dell’Empoli sia una dei giocatori più talentuosi del campionato e vuole metterci le mani a tutti i costi. Ma chi del Napoli ha parlato col manager di Fazzini, per il momento, ha solo ricevuto un netto no. La Lazio si aspetta quasi che il Napoli si ritiri o che ci sia un intervento come ci fu due anni fa dello stesso Lotito che, per ripianare la situazione e avere il via libera e non avere problemi legati al bilancio, potrebbe inserire lui dei soldi e fare in modo che la Lazio possa operare, quindi con il prestito oneroso e il riscatto a giugno 2026 come era stato stabilito tra Corsi e Lotito. I due presidenti si sentiranno e cercheranno di trovare una quadra, nonostante il Napoli offra circa un milione di euro in più e quasi tutti e subito. Una lotta impari? Messa così sembra esserlo, ma Lotito ha un asso nella manica e intende sfruttarlo fino alla fine.