Il derby tra Roma e Lazio si può decidere in una zona del campo: sarà fondamentale il lavoro di due giocatori, sui quali Baroni e Ranieri puntano per sparigliare le carte.
Difficile, forse impossibile provare a giocare tatticamente un derby. Una gara che, il più delle volte, esula da alchimie tattiche, o stratagemmi dei vari allenatori. I derby spesso si decidono su episodi, particolari momenti delle gare, errori o distrazioni. Soprattutto quando sono equilibrati e, almeno in partenza, senza un vero padrone indiscusso. La classifica ci dice che la Lazio in questo girone d’andata ha fatto decisamente meglio della Roma: 35 punti contro i 25 dei giallorossi.
Ma come ha ribadito in conferenza stampa il tecnico della Lazio Marco Baroni, da quando Ranieri si è seduto sulla panchina dei giallorossi, le cose sono cambiate: “Nelle ultime cinque giornate, le due squadre hanno fatto lo stesso percorso “: due vittorie, un pareggio e due sconfitte, con sette punti messi in archivio. Segno di un equilibrio ritrovato e di differenze meno marcate rispetto a quanto mostrato nella prima parte di stagione.
Roma-Lazio, la tattica e la promessa: “Sarà una bella partita”
Il derby arriva in un momento delicato per entrambe: per la Lazio che vuole confermarsi e per la Roma, chiamata a risalire la china. Che sfida sarà? “Non mi aspetto una gara bloccata e decisa dagli episodi. Per la natura delle squadre, non credo che verrà fuori una partita di gestione, ma sarà una bella partita”, ha detto Baroni in conferenza stampa alla vigilia, provando ad immaginare una gara molto combattuta. La Roma di Ranieri ha trovato una sua fisionomia: con il ritorno di Saelemaekers in campo, il tecnico ha sfruttato maggiormente le corsie esterne, lasciando a Dybala ampi margini di creatività. Il tecnico della Roma si è affidato ai calciatori di maggiore esperienza, dimenticati da Juric: Hummels, Paredes e Dybala.
Il suo è un calcio semplice, fatto di aggressività e copertura degli spazi: a mancare è ancora l’equilibrio (basti guardare le tante ripartenze concesse al Milan: fattore inusuale per le squadre di Ranieri), ma la squadra è decisamente più solida e compatta. Dybala sta vivendo un momento di brillantezza: con il Milan è stato il migliore in campo in assoluto e anche con il Parma aveva lasciato il segno. Ma la sua posizione ibrida, spesso può risultare di difficile lettura per la difesa. Proprio in quella zona, si potrebbe decidere la gara.
Il duello in mezzo al campo: attenzione ai movimenti di Dele Bashiru e Pisilli
Molto dipenderà dai duelli individuali in mezzo al campo: sarà decisivo il lavoro delle coppie Paredes – Konè e Rovella – Guendouzi, ma soprattutto potrebbero risultare micidiali gli inserimenti di due calciatori: Pisilli e Dele Bashiru: le cosiddette mine vaganti, i calciatori chiamati a regalare strappi, dinamismo e velocità. Il nigeriano è andato in gol con l’Atalanta sfruttando la sua capacità di inserimento: il giovane centrocampista romano ha sfiorato la rete a Milano sfruttando i varchi che il centrocampo del Milan gli ha concesso nel convulso finale.
I loro movimenti potrebbero rappresentare una chiave fondamentale per il derby. Pisilli e Dele Bashiru rappresentano due assi nella manica per Ranieri e Baroni: due calciatori che nella sfida possono risultare decisivi e regalare imprevedibilità. La Roma nelle ultime gare ha dimostrato di soffrire i movimenti dei trequartisti avversari (Nico Paz a Como e Rejinders a Milano sono risultati decisivi), così come Barella (che in campo si muove continuamente non dando punti di riferimento agli avversari) ha messo in grande difficoltà la retroguardia biancoceleste contro l’Inter. Attenzione a Dele Bashiru e Pisilli. Potrebbero essere due delle mosse decisive per provare ad indirizzare il derby.