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Classifiche a confronto alla fine del girone d’andata: ecco i motivi per continuare a sperare

La sconfitta nel derby ha concluso amaramente un girone d’andata che comunque resta estremamente positivo per la Lazio di Marco Baroni

Perdere il derby fa sempre male, molto male. Una sconfitta cocente come quella di ieri sera contro i giallorossi lascia sicuramente tanta delusione nell’ambiente, ma poi va inquadrata bene nell’insieme di una stagione che comunque, a un primo consuntivo al termine del girone d’andata, resta al momento più che positivo sia in campionato sia in Coppa Italia sia in Europa League. I 35 punti conquistati in 19 giornate non soltanto confermano il quarto posto in classifica, ultimo posto utile per arrivare in Champions League, ma rappresentano uno dei migliori totali a metà stagione dell’era Lotito.

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Roma-Lazio arrivava, per la prima volta nella storia della stracittadina, proprio all’ultima giornata del girone d’andata, scherzi del calendario asimmetrico e poteva rappresentare un’ ulteriore conferma delle ambizioni o delle possibilità dei biancocelesti in questo campionato. Un approccio non da derby, 15 minuti sbagliati, hanno permesso a Dybala e compagni di trovare i due gol che poi hanno pesantemente condizionato il resto della partita indirizzandola verso la sponda giallorossa. A nulla è servito un secondo tempo comunque coraggioso dei biancocelesti che almeno hanno trovato la forza di tornare a giocare come ci avevano abituato. Ma senza riuscire a trovare mai quel gol che poteva far cambiare definitivamente l’inerzia della partita.

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Il confronto al giro di boa

Anche se mancano al consuntivo finale alcune partite da recuperare, la Lazio di Marco Baroni con 35 punti conquistati in 19 partite chiude virtualmente al quarto posto assoluto al giro di boa del girone d’andata. La sconfitta nel derby fa staccare i biancocelesti dal trio di testa che ora sembra effettivamente in fuga, ma lascia comunque inalterata la posizione raggiunta fino ad oggi. La Juventus, che ha una partita in meno, e la Fiorentina, che ne ha addirittura due, possono al massimo raggiungere Zaccagni e compagni proprio al quarto posto. 11 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte sono il bilancio finale del girone d’andata che ha visto la Lazio avere la meglio soprattutto con le squadre sulla carta più abbordabili, mentre ha visto i biancocelesti soffrire dei cosiddetti big match, dove hanno ottenuto soltanto 5 punti su 8 incontri disputati.

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Una squadra che ha dimostrato quindi una brillantezza di gioco che le ha permesso di vincere molte partite, ma allo stesso tempo ha mostrato alcune fragilità e alcune lacune, soprattutto in alcuni reparti, e appena si alza l’asticella della difficoltà diventa difficile darne prova. Non sono da dimenticare alcune sconfitte maturate per colpa di alcune scellerare decisione arbitrali o del Var che hanno pesantemente condizionato il risultato finale di alcune partite, le sconfitte di Firenze, Torino contro la Juventus e soprattutto Parma gridano ancora vendetta. 5 punti in più dello scorso anno al termine del girone d’andata rappresentano un ottimo segnale se pensiamo a come la squadra sia stata rivoluzionata in sede di campagna acquisti. Lo scorso anno con Sarri ancora in panchina i biancocelesti avevano conquistato 30 punti nelle prime 19 giornate occupando il sesto posto della classifica provvisoria, poi il crollo verticale del girone di ritorno che ha portato all’avvicendamento tecnico in panchina.

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Uno dei migliori gironi dell’era Lotito

Una classifica provvisoria che deve essere analizzata anche secondo le aspettative che riponevamo nei confronti della rosa allestita in estate. Una vera e propria rivoluzione che ha portato la Lazio a perdere quattro big della squadra, più un allenatore nuovo, quattro titolari che tanto hanno contribuito alle fortune dei biancocelesti in questi ultimi anni. Un nuovo progetto che sembra essere per il momento riuscito proprio perchè si ripartiva quasi da zero e le incognite erano tante, forse troppe.

Uno dei migliori gironi dell’era Lotito – Lalazio.com – Lapresse.it

La squadra ha mostrato un bel gioco, una brillantezza e una sfrontatezza giuste per far divertire la gente portando risultati impensabili. I 35 punti conquistati da Baroni rappresentano il quinto miglior risultato dell’era Lotito, soltanto Simone Inzaghi due volte (37 punti nel 2016-17 e 43 punti, record assoluto nel 2019-20), Vladimir Petkovic (39 punti nel 2012-13) e Maurizio Sarri (37 punti nel 2022-23) hanno fatto meglio. Tutte situazioni che poi hanno portato la Lazio a conquistare un posto in Champions League. Ecco perchè il risultato raggiunto dagli uomini di Baroni al termine del girone d’andata deve servire da stimolo per continuare con un progetto che comunque ha dimostrato di funzionare e portare ottimi risultati.

Published by
Mauro Simoncelli
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