La sconfitta contro la Roma ha lasciato alcune ripercussioni nell’ambiente biancoceleste, anche perchè c’è un dato preciso che emerge alla fine del girone d’andata
La Lazio butta via in soli sette minuti la stracittadina contro i cugini giallorossi. Due clamorosi errori di posizionamento confezionano un regalo perfetto alla compagine di Ranieri e a nulla è valso un intenso secondo tempo per ribaltare la situazione. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca ai sostenitori biancocelesti soprattutto perchè la stagione fino a questo momento aveva fatto vedere che la Lazio è stata in grado di competere con tutte le avversarie e per questo nessuno immaginava un momento di black-out proprio nella partita più attesa in città.
Gli uomini di Marco Baroni chiudono il girone d’andata comunque con un insperato quarto posto in classifica che, anche alla luce della campagna acquisti e cessioni che la società ha portato avanti nella sessione estiva di mercato, resta un risultato davvero sorprendente, ma sicuramente del tutto meritato, soprattutto se pensiamo anche allo splendido cammino che i biancocelesti hanno saputo fare fino ad oggi nella fase campionato dell’Europa League e al passaggio del turno di Coppa Italia, che li poneva di fronte al Napoli di Antonio Conte.
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Un bottino di punti insperato
Il derby ha sancito la chiusura del girone d’andata del campionato e, nonostante la cocente delusione per la sconfitta, la tifoseria biancoceleste non può che essere soddisfatta del cammino fatto fino ad oggi da Zaccagni e compagni. Un quarto posto solitario in classifica, appena alle spalle di Inter, Napoli e Atalanta e davanti però a squadre ben più attrezzate e economicamente forti come Juventus e Milan, anche se ci saranno da recuperare alcuni incontri che comunque, al massimo, permetteranno di raggiungere ma non superare i biancocelesti in classifica.
35 punti in diciannove giornate sono un bottino davvero interessante, ben al di là di qualsiasi previsione, frutto di 11 vittorie, 2 soli pareggi e 6 sconfitte. Ma l’andamento della Lazio nel girone d’andata è stato caratterizzato da un dato che può essere interpretato in diversi modi e che lascia spazio a una approfondita discussione.
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C’era una volta l’ammazza grandi
Una volta esistevano le ammazza grandi, ovvero quelle squadre che, anche se costrette a lottare per salvarsi, riuscivano, soprattutto in casa, a mettere in difficoltà le squadre più blasonate e attrezzate, riuscendo a volte a batterle. Traguardi effimeri, soddisfazioni del momento che però non cambiano il corso del loro campionato. La Lazio in questo girone d’andata ha fatto emergere un dato piuttosto particolare, quello di aver conquistato la quasi totalità dei punti guadagnati con le squadre cosiddette piccole e quasi niente con le big del campionato. Infatti, considerando come big le squadre che solitamente si qualificano perle coppe europee, la Lazio è riuscita a conquistare soltanto 5 punti, vincendo a Napoli con il gol di Isaksen e pareggiando in casa con il Milan e l’Atalanta. Perdendo invece contro Juventus, Fiorentina e Roma in trasferta e contro l’Inter campione d’Italia in casa. Mentre ha realizzato 30 dei suoi 35 punti contro tutte le altre squadre che sicuramente non lotteranno per i primi posti, anzi qualcuna lotterà sicuramente per salvarsi. Ha infatti ottenuto bottino pieno contro Venezia, Verona, Torino, Empoli, Genoa, Bologna in casa e Como, Cagliari, Monza e Lecce in trasferta. Oltre le sconfitte contro Udinese e Parma.
Un andamento davvero particolare che se da un lato potrebbe far storcere la bocca ai tifosi sempre più preoccupati di perdere quasi tutti i match contro le grandi, derby su tutti ovviamente, e sappiamo bene come certe sconfitte possono fare più male di altre, dall’altra però c’è mister Baroni che, grazie a un gioco mandato a memoria, può essere contento di avere una squadra che riesce ad avere la meglio sempre contro le cosiddette piccole, alla fine i punti in palio quelli sono e proprio vincendo contro le piccole potrebbe risultare più facile costruire quel tesoretto che potrebbe permettere di raggiungere un traguardo neanche sognato a inizio stagione. E se pensiamo a come sono maturate le uniche due sconfitte contro questo tipo di avversario, ecco che il dato diventa più forte, ma soprattutto ancora più interessante.