Dopo le voci di un interesse del Manchester City nei suoi confronti, Rovella si conferma centrale nel progetto Lazio di Baroni
Il cuore e i chilometri, come sempre, non sono mancati. Ma stavolta non sono bastati. I numeri di Nicolò Rovella sono stati sormontati da problematiche tecnico-tattiche e, probabilmente, da un eccessivo peso psicologico legato al derby.
Nonostante ciò, è ingeneroso additarlo tra i responsabili del risultato, nonostante sia finito nel mirino dei tifosi romanisti sui social per non aver contrastato il tiro di Pellegrini che ha deciso la gara. Le statistiche, però, raccontano un’altra storia: quella di un giocatore che ha dato tutto, senza risparmiarsi.
I dati parlano chiaro e premiano la prestazione atletica di Rovella, che non a caso è stato recentemente accostato al Manchester City. Con 12,438 chilometri percorsi, è stato il “maratoneta” del match, più di chiunque altro in campo.
A questa corsa instancabile – come riportato dal Corriere dello Sport – si aggiungono 94 tocchi di palla (secondo solo a Gila, con 95) e 76 passaggi completati, con una precisione straordinaria del 95%. Non si è limitato al lavoro in regia: il centrocampista ha prodotto anche in fase offensiva, con 3 tiri (2 nello specchio) e 3 passaggi chiave, oltre a 5 recuperi in interdizione.
Numeri che dimostrano come, al di là del risultato, Rovella non abbia avuto alcuna flessione atletica. La coperta corta a centrocampo è una questione reale, ma il tandem Rovella-Guendouzi, nonostante l’impiego costante, continua a rispondere presente sul piano fisico. Se qualcosa non ha funzionato, la responsabilità va ricercata in un contesto di squadra poco brillante, soprattutto nel primo tempo.
La vera “colpa” di Rovella, se così si può definire, è stata quella di lasciarsi schiacciare dall’emozione del derby. Ormai “laziale acquisito”, Nicolò ha vissuto la sfida contro la Roma con intensità speciale, arrivando a sognare di segnare proprio ai giallorossi il suo primo gol in maglia biancoceleste.
Non è accaduto, e la pressione si è trasformata in un fardello difficile da gestire. Il faccia a faccia con Paredes nel concitato finale, però, è diventato un’immagine iconica per i tifosi della Lazio, simbolo di un carattere che non si arrende mai.
Ora, Rovella guarda avanti: la prossima sfida con il Como è già nel mirino. Ma c’è un piccolo allarme sul piano fisico: ieri il giocatore non si è allenato a causa di un lieve fastidio al ginocchio. Lo staff medico lo sta monitorando attentamente, e lo stesso fa Baroni, che spera di avere il suo leader del centrocampo al meglio per riprendere la corsa. La Lazio ha bisogno di cuore e chilometri, quelli che Nicolò non ha mai fatto mancare.