Gli avvenimenti e i fatti accaduti il 12 gennaio nella storia della Lazio: due compleanni e una gara rimasta nella storia
I fatti e gli avvenimenti accaduti il dodici gennaio nella storia della Lazio. Una data nella quale si festeggiano due compleanni e che rievoca una gara rimasta in qualche modo storica. Non per il risultato, nè per il valore dell’avversario: ma per una cosa accaduta nel corso dei novanta minuti di gioco. E mai più ripetuta.
Il 12 gennaio del 1995 nasce ad Anzio Alessio Romagnoli. Da sempre tifoso biancoceleste, il difensore entra nel settore giovanile della Roma, e con i giallorossi esordisce in prima squadra, lanciato da Zdenek Zeman. Dopo un anno in prestito alla Sampdoria, viene ceduto al Milan, squadra della quale diventa capitano e con la quale, nella stagione 2021-22, si laurea campione d’Italia.
Passa alla Lazio l’estate del 2022 ed inizia una nuova avventura che lo porta a guidare la difesa biancoceleste, fino al secondo posto nella sua prima stagione. L’anno successivo gioca in Champions League, mentre quest’anno (terzo campionato nella capitale), ha indossato anche la fascia di capitano, nella sfida interna contro il Como. In Europa League, contro il Porto, è andato a segno con uno splendido colpo di testa.
Il dodici gennaio del 1966 nasce a Moncalieri, in provincia di Torino Roberto Rambaudi. L’esterno cresce calcisticamente nella Primavera del Torino. Dopo le esperienze in serie C con Omegna, Pavia e Perugia, incrocia il suo destino con quello di Zdenek Zeman, ambizioso tecnico boemo che sta costruendo a Foggia una squadra basata su un calcio offensivo e spregiudicato. Rambaudi si inserisce perfettamente negli schemi offensivi zemaniani. Regala equilibrio al tridente d’attacco e garantisce inserimenti, tagli, assist e gol. Forma con Baiano e Signori un terzetto straordinario che trascina il Foggia in serie A. La sua prima e unica stagione nella massima serie con i “satanelli” si chiude con nove gol e dieci assist.
L’estate del 1992 passa all’Atalanta, fortemente voluto da Marcello Lippi. Dopo due stagioni il trasferimento alla Lazio, sulla cui panchina si è appena seduto Zeman. In maglia biancoceleste inizia una grande avventura: quattro stagioni, centoquarantasette presenze e diciassette reti. Rambaudi è titolare fisso. Il boemo lo ritiene talmente fondamentale nei suoi meccanismi tattici, da sacrificare uno tra Casiraghi e Boksic pur di farlo giocare. Anche con Zoff ed Eriksson riesce a trovare spazio e chiude la sua avventura laziale con la vittoria di una Coppa Italia e della Supercoppa Italiana. Memorabili i quattro derby vinti in un’unica stagione: tra il novembre del 1997 e il marzo 1998 le squadre romane si affrontano quattro volte, tra campionato e Coppa Italia. Rambaudi è protagonista nella sfida di ritorno di Coppa. Sul finire del primo tempo e con uno scatto eccezionale, si procura il penalty che Jugovic trasformerà nel gol del vantaggio.
Il 12 gennaio del 1997 rappresenta una data storica per il mondo biancoceleste: il giorno in cui, per la prima volta, un giocatore sudafricano ha segnato una rete con la maglia della Lazio: Mark Fish, difensore e capitano della sua nazionale, sbloccò il match di Verona, realizzando una rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Arrivato l’estate precedente (insieme all’australiano Paul Okon), è rimasto un solo anno nella capitale, dimostrandosi un buon marcatore. Ha giocato poi per diversi anni nel campionato inglese riuscendo a ritagliarsi uno spazio importante nei club di Premier League.