Nel silenzio va avanti l’iter per l’impianto che dovrà ospitare la squadra biancoceleste ma in realtà mancano documenti per la Conferenza dei Servizi
Un progetto che va avanti tra clamore, strani bisbigli e qualche dubbio. Non certo da parte di Claudio Lotito e nemmeno da parte del Comune di Roma, ma da quando il patron laziale ha depositato la documentazione in Campidoglio, ancora non si è attivata la Conferenza dei Servizi, così come doveva fare. Un problema? In realtà sì perché fino a quando non parte l’ufficialità della Conferenza, difficilmente si può partire per quello che tutti pensano e sognano, ovvero realizzare la ristrutturazione dello stadio Flaminio per fare in modo che la Lazio ci giochi.
Nonostante l’ottimismo mostrato in questi ultimi mesi, qualcosa che non va, comincia ad esserci. Questo non significa che lo stadio Flaminio non verrà mai fatto per la SS Lazio, solo che, dal momento in cui è stata depositata la lettera d’intenti e la presentazione del progetto della Lazio e di Claudio Lotito, per fare in modo che tutto possa partire nel migliore dei modi e dare il là alla Conferenza dei Servizi, mancano documenti essenziali che, allo stato attuale, non ci sono o meglio non sono stati ancora depositati.
A sollevare il problema, a breve, sarà la Roma Nuoto, la “competitor” della Lazio e di Lotito sullo stadio Flaminio. La società romana, che alle spalle ha diversi imprenditori noti nella capitale, sta cominciando a seccarsi e vorrebbe far valere le proprie ragioni che, vedendo la legge, non è che abbia tutti i torti. Ha terminato l’iter, anche se era cominciato nel 2017 poi bloccato e riavviato dal Tar dopo che la stessa Roma Nuoto aveva chiarito ogni situazione. A rigor di logica, non ha torto nell’aspettarsi e mettere fretta alla Giunta comunale che si dovrebbe riunire e pronunciarsi con una decisione: o si oppure no. E se dovesse essere “sì”, allora tutto quello che sta facendo la Lazio e Lotito diventerebbe all’istante inutile.
Una bella partita a poker. E tutta politica. Per questo le parole di Gualtieri sullo stadio Flaminio e su tutta la vicenda non sono piaciute per niente alla Roma Nuoto che è pronta ad andare all’attacco. “Ad un anno da quella che sembrava una boutade è arrivato prima uno studio molto serio sul Flaminio e poi un progetto che c’è stato formalmente presentato. Riconosco che è stato fatto un lavoro molto serio. E quindi non siamo più nella fase della discussione astratta ma a quella di una discussione su un progetto, che esamineremo con la massima cura, serietà e scrupolo dentro un quadro di adesione alle complesse norme che esistono ma che sono anche garanzia che le cose si faranno seriamente. E poi, senza anticipare la valutazione, posso dire che noi vediamo molto favorevolmente l’idea della Lazio, che riqualifica un grande luogo dello sport oggi nel degrado per fare la casa della Lazio”