Dopo le visite mediche e la firma sul contratto, il jolly offensivo tedesco oggi si allenerà per la prima volta con i nuovi compagni di squadra
Tutto è accaduto in un lampo, un vortice di emozioni e opportunità che ha travolto Arijon Ibrahimovic. Il giovane talento si è ritrovato proiettato nella realtà della Lazio senza preavviso, ma con la consapevolezza di avere davanti a sé una chance rara. Ibrahimovic lo sa bene: questi cinque mesi scarsi saranno decisivi per guadagnarsi un futuro in biancoceleste, convincendo Baroni e la società a riscattarlo dal Bayern Monaco al termine della stagione.
Il suo viaggio romano è iniziato ieri con un’intensa giornata di “debutto”. Puntuale alle 7:45, si è presentato a Villa Mafalda accompagnato dal suo manager Roman Rummenigge, figlio di Karl-Heinz. Sneakers bianche, t-shirt coordinata e una “tutona” grigia con cappuccio in stile rapper: così si è mostrato nel primo impatto con il mondo Lazio.
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Dopo oltre quattro ore di visite mediche, concluse con esito positivo, Ibrahimovic ha raggiunto Formello per firmare il contratto. Come riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, un accordo da 800mila euro a stagione per quattro anni, subordinato al riscatto da 8 milioni di euro che la Lazio potrà esercitare a giugno.
Un riscatto che, in caso di exploit del giovane talento, potrebbe essere controbilanciato dal Bayern Monaco con un contro-riscatto fissato a 25 milioni.
Ibra-day a Formello: oggi il primo allenamento
Il classe 2005, nato a Norimberga ma di origine kosovara, entrerà subito nelle rotazioni di Baroni. Sarà convocato già per la sfida contro il Verona e indosserà la maglia numero 27, quella scelta lo scorso anno durante la sua esperienza in Serie A con il Frosinone. Nessun motivo particolare, solo una preferenza tra le opzioni rimaste libere. La scorsa stagione, Ibrahimovic ha chiuso con 18 presenze, 2 gol e un assist: un primo impatto positivo con il calcio italiano, ora pronto a migliorarsi con la Lazio.
Dovrà però riconquistare ritmo e fiducia, considerando i mesi trascorsi al Bayern Monaco da spettatore, nonostante la soddisfazione dell’esordio in Champions League. La Lazio crede nelle sue qualità e lo immagina come un jolly da utilizzare in più ruoli.
Ibrahimovic si ispira a Leon Goretzka, da cui ha tratto insegnamenti preziosi: “È un modello per me – raccontava un anno fa –. Ho imparato molto da lui“. Predilige giocare da numero 10 o da numero 8, ma nelle giovanili ha ricoperto anche i ruoli di centravanti ed esterno, mentre al Frosinone ha agito prevalentemente sulla fascia.
Baroni inizierà a studiarlo da oggi, nel primo allenamento con la squadra. Lo valuterà per capire dove possa rendere al meglio, con l’obiettivo di integrarlo rapidamente nelle rotazioni, magari già a partire da domenica. Con la sua duttilità, Ibrahimovic può rappresentare un’alternativa preziosa, sia come esterno sia come mezzala. Tutto di corsa, in un vortice che il giovane talento vuole trasformare nella sua grande occasione.
