Primo allenamento e primo test in famiglia per il giovane fantasista tedesco. Ecco come il tecnico biancoceleste lo ha schierato in mezzo al campo
Primo allenamento per Arijon Ibrahimovic. Il nuovo acquisto della Lazio ha svolto la prima seduta agli ordini di Marco Baroni. Poco prima si era presentato ai microfoni della tv ufficiale del club. “Voglio giocare molto, vivere questa avventura alla grande e vincere più partite possibili. Forza Lazio”, le prime parole del fantasista tedesco, che ha poi parlato delle sue caratteristiche tecniche e della Lazio.
“Conoscevo diversi giocatori come Hysaj, per vie delle nostre origini comuni, Pellegrini, che ha giocato in Germania, Pedro, che è una leggenda e Zaccagni. La Lazio? Ho visto diverse gare: anche l’ultima, con il Como. Ricordo soprattutto la vittoria in Europa League sul campo dell’Ajax per 3-1”, ha ribadito ancora, prima di scendere in campo per la prima seduta di allenamento agli ordini di Baroni.
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C’era grande attesa per capire il modo in cui il tecnico intende utilizzarlo. Sul ruolo, lo stesso Ibrahimovic è rimasto piuttosto sul vago: “Una delle mie doti principali è la versatilità. Diciamo che mi piace molto giocare uno contro uno e che mi sento forte sotto porta”, ha ribadito. Dove e come intende schierarlo Baroni? Sarà una mezzala di centrocampo, o uno dei trequartisti dietro la punta? Il primo test sembra abbastanza chiaro. Il mister biancoceleste ha utilizzato Ibrahimovic nella batteria dei giocatori che si muovono dietro l’attaccante centrale.
Il tecnico ha diviso la squadra in due: Ibrahimovic è stato inizialmente schierato come attaccante destro, in compagnia di Castrovilli e Zaccagni e dietro Tchaouna, nella squadra in campo con i fratini celesti. A metà gara lo ha spostato con i rossi, utilizzandolo a sinistra, con Isaksen a destra e Dele Bashiru in mezzo. Il tedesco e il danese si cambiavano spesso di fascia, alternandosi da destra a sinistra.
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Baroni non sembra avere dubbi: in questa prima partitella in famiglia, ha deciso di schierare Ibrahimovic come attaccante esterno, inserendolo su entrambe le corsie laterali. “Il mio idolo? Naturalmente Ibrahimovic, ma anche Cristiano Ronaldo, anche se Zlatan resta il più grande”, ha confidato Arijon. “I miei ex compagni del Bayern Monaco non mi hanno dato consigli, anche perchè conosco il campionato italiano e sono davvero contento di essere tornato. Non vedo l’ora di iniziare”.