Continua a stupire e a non fermarsi nella giornata più calda del mercato, il patron biancoceleste ottiene in poco tempo il sì dei giocatori
La Lazio corre che è una bellezza. Almeno sulla carta e almeno a sentire le parti coinvolte in una doppia trattativa che sembrava quasi impossibile fino a qualche giorno fa. Ma Claudio Lotito, forse per il rumore e il vociare delle polemiche sul mercato è voluto salire in cattedra e sta tentando di fare due trattative per il centrocampo. Uno è Reda Belahyane e l’altra è Cesare Casadei. Tutte e due per cercare di portarle in porto. E al momento tutto sta filando liscio come mai nella storia della Lazio, anche se l’imprevisto è dietro l’angolo, ma la sensazione è che il patron stia facendo tutto per il verso giusto.
Sembrava impossibile, ma la Lazio non solo vuole prendere una mezzala ma sta tentanto di farne perfino due. Entrambe under 22, quindi non c’è alcun obbligo di lista e quel che più conta sono tra i giovani più ricercati nel panorama italiano, sul franco marocchino anche a livello internazionale. Per Reda Belahyane, in attesa della risposta del Verona al prestito secco con un diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro, c’è già il primo e importante sì da parte del calciatore.
Belahyane c’è il suo sì, anche di Casadei
In contatto telefonico tra la società e il procuratore del giocatore, più un incontro che c’era già stato a Roma qualche settimana fa, c’è stato il fatidico sì all’ingaggio che ha proposto la Lazio che è di circa 1,2 milioni di euro per cinque anni, ma con la possibilità di salire se le sue prestazioni dovesse migliorare, come del resto succede a tutti i giocatori che fanno parte della squadra biancoceleste.
Se per Belahyane c’è il sì da parte del franco-marocchino, si può dire la stessa cosa anche per Cesare Casadei che ha accettato e garantito il suo benestare all’offerta che avrebbe intenzione di proporgli la Lazio che è di circa 1,2 milioni di euro, forse qualcosa di meno rispetto a Belahyane, ma ha detto sì, ed è quello che conta. Ora non resta che tenere le mani incrociate, sussurrano da Formello, anche se la sensazione che arriva da Verona è piuttosto positiva, un po’ meno quella che arriva da Londra.