L’ormai ex presidente del Verona sta portando avanti la proposta della Lazio per la mezzala, ma ci sono altre squadre che pressano
Niente e nessuno potrà mai mettersi in mezzo a Maurizio Setti e Claudio Lotito. Tra i due presidenti c’è una stima importante e una grande amicizia. Il presidente laziale ha dato una grande mano e ottimi suggerimenti all’ormai ex presidente veronese e questo non è stato mai dimenticato. Anche per questo, quando deve fare una cosa all’interno del mondo del calcio o chiamare qualcuno, il primo che sente è sempre e solo lui, Claudio Lotito. Ed è stato anche questa volta, con la possibilità di fare Reda Belahyane proprio mentre il Milan e il Marsiglia spingevano per averlo, ma più di 10 milioni non offrivano.
La Lazio ha fatto qualcosa di più, ha cercato di fare un’operazione con i suoi tempi e ai suoi livelli. Prestito secco poteva fare e così ha fatto, presentando una proposta al Verona proprio nel momento in cui c’era il passaggio di consegna sulla società, un consiglio, si sussurra, che avrebbe dato lo stesso Setti.
Belahayane dice sì, il Verona decide
Una proposta semplice e chiara, on la Lazio che ha fatto una proposta di 12 milioni di euro, con la formula del prestito secco e un diritto di riscatto che diventerebbe obbligo se si verificano alcune semplici condizioni, come, ad esempio, 5 presenze, o 2 assist, un piccolo artifizio finanziario per agevolare lo stop che si è imposto quando non ha tanto denaro in cassa. Si tratta di un obbligo di riscatto camuffato, anche perché tecnicamente la Lazio non può fare questo tipo di operazione diretta per questioni finanziarie e di bilancio.
Lotito si è comportato da gentleman, almeno con Setti e forse meno con Corsi dell’Empoli. Solo una volta avuto l’ok da parte dello stesso Setti, ha contattato il manager di Belahyane per parlare di contratto e ottenere una risposta positiva, anche e soprattutto in virtù dei 180 mila euro che prendeva dal Verona. E così è arrivato il sì all’ingaggio che ha proposto la Lazio di circa 1,2 milioni di euro per cinque anni, ora non resta che attende la risposta dello stesso Verona e vedere cosa decide di fare.