Baroni sta vivendo un momento particolare con la squadra che in alcune circostanze sta stringendo i denti perché ci sono calciatori ancora fuori
Un momento delicato e pieno di situazione border-line. Giocatori fuori per un tempo imprecisato, altri che stanno per tornare e altri ancora che giocano ma che dovrebbero cercare di riposare appena possono. E tutta un’intera stagione e soprattutto un intero girone di ritorno da vivere insieme alla coppa Italia e all’Europa League. Insomma, le partite non mancano, al momento sono ben oltre alla ventina da qui alla fine della stagione con la speranza che possano arrivare a superare le trenta a meno che la rosa non prosegue nell’essere in emergenza, anche per questo era, ed è, importante il mercato di gennaio.
I giocatori che sono fuori da tempo sono Patric, Lazzari e Vecino. L’esterno destro di difesa ha una microfrattura alla rotula del ginocchio che ha rimediato durante una partita. Lì per lì non sembrava una cosa seria, poi però col passare delle ore un fastidio leggero si è trasformato in qualcosa di più pesante, tanto che poi il gonfiore e il dolore che non faceva che aumentare hanno confermato la piccola frattura, col giocatore che starà fuori fino alla prima settimana di febbraio o qualcosa di più o anche meno. Ma lui è il caso più sicuro, chiaro e senza che ci possano essere dubbi.
Patric torna ad allenarsi, Vecino è quasi pronto
I casi strani, per definirli tali, sono quelli di Vecino e Patric. L’uruguaiano è fuori da quasi due mesi, inizialmente si pensava a qualcosa di leggero, per poi diventare una situazione più serie, tanto che giravano voci secondo le quali, il centrocampista di era rotto e sfilacciato il tendine, ma non è così anche perché la situazione è molto diversa e adesso meno preoccupante. Il mediano è stato in Uruguay dove ha fatto un percorso di cure piuttosto serio e che adesso sta proseguendo a Formello. Ne avrà ancora per due settimane circa.
L’altro è un caso un po’ più complesso dove c’entrano tendini e anche un aspetto mentale legato alla situazione clinica. Il problema che lo spagnolo avverte al tendine d’Achille non è così tanto semplice da risolvere, anche perché si tratta quasi di uno sfilacciamento e insieme allo staff medico e al professor Cugat si è deciso di attuare una terapia conservativa senza la necessità di fare qualche intervento. La verità è che dopo i consulti avuti a Barcellona, il giocatore e lo staff medico pensavano potesse stare già meglio o almeno vicino. In realtà ci vuole ancora un altro po’ di tempo, non tanto per la verità, visto che tornerà ad allenarsi a breve per vedere l’effetto che fa e soprattutto verificare che stia meglio e può convivere con questa situazione. L’obiettivo è guarire e tentare di arrivare fino al termine della stagione. Ma la società vuole avere più chiarezza anche per vedere se dovrà intervenire sul mercato o meno.