Verona-Lazio: ecco i veri pericoli per la squadra di Baroni

Gli scaligeri si sono da poco tirati fuori dalla zona retrocessione dopo due imprese in trasferta che hanno dato ulteriore fiducia agli uomini di Zanetti

Il ritorno di Marco Baroni allo stadio Bentegodi sarà sicuramente salutato con un applauso dalla calda tifoseria gialloblù. Troppo fresco il ricordo di quello che è stato un vero e proprio miracolo compiuto dall’allenatore toscano e i suoi giocatori lo scorso anno quando, girando con soltanto 19 punti in classifica al termine del girone d’andata, riuscirono a conquistare una straordinaria salvezza addirittura con qualche turno d’anticipo.

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Verona-Lazio: ecco i veri pericoli per la squadra di Baroni -LaLazio.com – Ansa foto

Anche l’attuale allenatore Zanetti sta cercando di pilotare il Verona in acque più tranquille, ben consapevole che l’obiettivo salvezza resta difficile, ma perfettamente raggiungibile. Anche per far seguire con i risultati la svolta che c’è stata proprio in questi giorni con il passaggio della società dalla vecchia proprietà del presidente Maurizio Setti ai nuovi investitori della Presidio Investors, una società di private equity con sede ad Austin, Texas, negli Stati Uniti.

Il nuovo Verona di Zanetti

Quella strepitosa partita inaugurale della stagione in pieno agosto aveva forse illuso tutto l’ambiente. Un 3-0 al Napoli di Antonio Conte aveva fatto pensare a un campionato più tranquillo, sicuramente meno tribolato di quello appena concluso con la rocambolesca salvezza ottenuta dopo la grande rimonta nella seconda metà di campionato. Invece, la rosa allestita dall’allora presidente Setti e affidata al nuovo allenatore Paolo Zanetti non è stata facile da assemblare, non è stato facile dargli un volto, una fisionomia di gioco e provare così a portare la barca in salvo.

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Il nuovo Verona di Zanetti – LaLazio.com – Ansa foto

Oggi il Verona sarebbe fuori dalla zona retrocessione, ma ha la peggior retroguardia del campionato, numeri alla mano. La formazione gialloblù, negli ultimi due mesi, ha faticato e non poco a tenere inviolata la propria porta. E, diventando particolarmente vulnerabile, la squadra ha faticato tantissimo a raccogliere punti. Motivo per cui la società nelle ultime settimane ha messo più volte in discussione anche la stessa panchina di Zanetti. Le ultime due vittorie consecutive in trasferta per 3-2 hanno però ridato colore alla situazione.

Lo schema tattico

L’arrivo di Paolo Zanetti significava mantenere intatto lo spirito battagliero delle ultime stagioni, nonostante un’altra rivoluzione nella rosa. Zanetti portava con sé una mentalità simile a quella di Baroni, incentrata sull’organizzazione difensiva e l’intensità senza palla. Infatti a inizio stagione, l’Hellas Verona di Zanetti è ripartito dal 4-2-3-1 impostato dalla scorsa stagione sotto la guida di Marco Baroni. Un modulo offensivo utile ad attaccare in maniera feroce gli spazi. Ma troppe sono state le sconfitte pesanti e i rovesci clamorosi, non soltanto lo 0-5 con l’Inter, ma ad esempio lo 0-3 casalingo con il Monza, che hanno convinto l’allenatore a variare per un modulo più accorto.

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Lo schema tattico – LaLazio.com – Ansa foto

Un 3-5-2 che in fase di non possesso diventa 5-3-2. Un modulo che ha permesso al Verona di tornare a vincere, ma inevitabilmente ha creato un problema di produzione offensiva. Infatti la squadra sembra giocare meglio in trasferta, negli spazi che inevitabilmente le avversarie lasciano, mentre fatica tantissimo quando deve costruire la manovra come nelle partite casalinghe, dove non a caso non vince da inizio novembre quando sorprese la Roma di Juric per 3-.2. Eccolo il vero pericolo per la Lazio domani, lasciare troppi spazi per le ripartenze gialloblu che si affidano alle due punte per aprire il gioco e permettere così ai centrocampisti di arrivare a rimorchio e riempire l’area di rigore.

 

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