I fatti, gli eventi e gli appuntamenti vissuti nella storia della Lazio il 20 gennaio. Nel 1974 i biancocelesti raggiunsero un traguardo importante
Una data nella quale il mondo biancoceleste festeggia il compleanno di un “capitano storico”, e che permette di rievocare un successo importante, che proiettò gli uomini di Maestrelli in testa alla classifica e con il titolo di Campione d’Inverno: grazie ad una rete segnata nei minuti finali dal suo uomo più rappresentativo.
Da ricordare anche una vittoria importante contro l’Inter, arrivata nel segno di Dino Zoff e della coppia d’attacco Salas – Crespo. Un successo che regalò nuova linfa ai biancocelesti che rientrarono in corsa per la lotta scudetto, all’interno di una stagione negativa e contrassegnata da una serie di eventi sfortunati
20 gennaio 1974, la Lazio è campione d’inverno
Una vittoria rimasta nella storia. La Lazio di Tommaso Maestrelli sconfigge il Foggia nella penultima giornata del girone d’andata e agguanta il titolo di Campione d’Inverno, grazie ad un successo importante, meritato, ma molto complicato. Il tecnico torna nella città dove ha lasciato il segno e una parte importante del suo cuore, accolto dall’entusiasmo e dalla passione di un’intera città.
Ma non concede sconti: la Lazio gioca una gara di grande attenzione e porta a casa il successo grazie ad una rete di Giorgio Chinaglia nei minuti finali. Una rete inedita, arrivata grazie ad un calcio di punizione indiretto: un tiro secco che batte Trentini. Una vittoria arrivata cinque mesi prima della sfida del 12 maggio, che ha permesso ai biancocelesti di laurearsi campione d’Italia.
20 gennaio 2001, Crespo e Salas affossano l’Inter
Una vittoria convincente: un successo di prestigio che ha permesso ai biancocelesti di credere nella lotta scudetto: la Lazio batte l’Inter 2-0 grazie ad una prestazione di livello. Dopo l’addio di Sven Goran Eriksson, arrivato il 9 gennaio, giorno in cui il club ha chiuso i festeggiamenti del centenario, e l’arrivo di Dino Zoff in panchina, i biancocelesti hanno iniziato un percorso straordinario, che li porterà a rientrare nella corsa scudetto e a combattere fino all’ultima giornata per il titolo.
Un cammino iniziato con la vittoria di Udine (della settimana precedente e proseguito con il successo contro i nerazzurri, arrivato grazie ad una grande prova di carattere: Crespo sblocca il risultato dopo pochi minuti, mentre Salas raddoppia nella ripresa su calcio di rigore.
Tanti auguri a Luciano Zauri
Il 20 gennaio del 1978 nasce a Pescina, in provincia dell’Aquila e a pochi chilometri dal cuore del Parco Nazionale D’Abruzzo, Luciano Zauri. Uno dei calciatori più eclettici che hanno vestito la maglia biancoceleste: arrivato l’estate del 2003 dall’Atalanta, Zauri è stato capace di ricoprire tutti i ruoli: ha giocato terzino destro, terzino sinistro, centrale difensivo, mediano, esterno di centrocampo e in alcuni momenti di alcune gare, anche attaccante esterno.
“Ho fatto anche il portiere”, ha scherzato più volte, ricordando la parata effettuata in un Lazio-Fiorentina, su un tiro di Jorgensen e che evitò un gol che poteva costare caro ai biancocelesti. Battute a parte, Zauri ha vissuto diverse vite da laziale, riuscendo ad alzare al cielo la Coppa Italia del 2004.