La squadra scaligera la scorsa settimana è passata definitivamente di mano diventando l’undicesima società di calcio della serie A con una proprietà straniera
Dopo tredici anni di una presidenza di alterne fortune, Maurizio Setti ha ceduto, alcuni giorni fa, l’intero pacchetto azionario dell’Hellas Verona al fondo americano Presidio Investors che ha sede in Texas. L’ennesima società di calcio italiana a passare in mano straniera, dato che oramai sono più della metà i club della massima divisione nazionale che hanno cambiato proprietà. Tra gli investitori stranieri, gli americani hanno assunto un ruolo centrale, con ben 8 società controllate, anche se non mancano cinesi e indonesiani.
Ieri sera i nuovi proprietari dell’Hellas facevano quindi l’esordio in campionato contro la Lazio di Claudio Lotito, uno degli ultimi presidenti italiani ancora alla guida di una società di calcio. Netta la vittoria della squadra biancoceleste per 3-0 e ironia della sporte, proprio qualche ora dopo la fine della partita, veniva pubblicato l’intero nuovo organigramma del Consiglio di Amministrazione della società gialloblù, dove tra gli altri spiccava proprio il nome di un ex giocatore della Lazio.
La Serie A sta vivendo una trasformazione epocale, con una presenza sempre maggiore di investitori stranieri. Più della metà dei club della massima serie è oggi controllata da proprietà internazionali, con un predominio significativo di gruppi nordamericani. Questi nuovi patron mirano a portare modernità, stabilità finanziaria e, in alcuni casi, successi sportivi, mettendo da parte però tradizione e passione popolare da sempre linfa vitale del calcio, soprattutto in Italia.
L’ultimo club a passare di mano è stato pochi giorni fa il Verona che dalla presidenza Setti è passata a quella di un ondo americano, la Presidio Investors. Come accade sempre in questi casi con un passaggio di consegna a campoionato in corso, i nuovi proprietari non sono intervenuti sull’aspetto tecnico, ma ovviamente hanno messo mano su quello gestionale nominando, come si fa praticamente sempre in questi casi, un nuovo Consiglio di Amministrazione, dove tra gli altri spicca il nome di un ex giocatore della Lazio: Thomas Hitzlsperger
Il centrocampista, nato a Monaco di Baviera, dopo aver iniziato la sua carriera proprio nelle fila del blasonato Bayern Monaco, a 18 anni passa all’Aston Villa in Premier League, prima di ritornare nel 2005 nella Bundesliga allo Stoccarda. Dopo aver fatto tutta la trafila nelle varie nazionali giovanili della Germania, arriva a vestire la maglia della nazionale tedesca nei Mondiali 2006 e agli Europei 2008.
Approda alla Lazio nella sessione di mercato invernale della stagione 2009-10 con Edy Reja in panchina e riesce a mettere insieme 6 presenze con la maglia biancoceleste realizzando un gol, quello che sblocca il risultato nella vittoria per 3-1 contro l’Udinese allo stadio Olimpico proprio nell’ultima giornata. Appesi gli scarpini al chiodo, Hitzlsperger ha ricoperto il ruolo di CEO allo Stoccarda diventandone anche il direttore sportivo fino a qualche mese fa.