“Quest’estate abbiamo offerta a Greenwood, una cifra che ci avrebbe permesso di prendere Samardzic. Nei confronti del quale abbiamo fatto un’offerta più bassa. Soldi che sarebbero bastati per Stengs, ma anche lì l’offerta fu minore. Ora si sta ripetendo la stessa cosa”
Il rilancio della Lazio, quello del Torino, l’accordo che sembrava ad un passo, poi un nuovo controsorpasso. La trattativa tra i biancocelesti e il Chelsea per Casadei resta ancora bloccata. Nel sali e scendi quotidiano, il Torino sembra ora in una posizione di vantaggio: la Lazio non ha fatto rialzi e il club inglese non ha dato l’ok al trasferimento.
I biancocelesti hanno fatto una proposta da circa tredici milioni di euro (da pagare in più tranche e a partire da giugno), mentre il Chelsea chiedeva quindici. Sui due milioni di differenza , la Lazio intendeva fissare bonus o premi: da valutare con i Blues. Il Torino offre meno, ma con modalità diverse (un pagamento immediato di una parte ed una percentuale più alta per il Chelsea sulla futura rivendita). Radio mercato porta i granata avanti.
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“Io non so se la situazione sia davvero così: da ieri molti operatori di mercato parlano di un Torino tornato in pole position, ma da quello che so, la situazione non è cambiata molto”, ha ribadito Daniele Magliocchetti in diretta su Radio Olympia. “Ieri in tarda serata, fonti dirette, mi hanno assicurato che non ci sono stati passi avanti da parte di nessuno dei due club. Oggi vedremo quello che succederà”.
Ma la telenovela che si sta portando avanti, consuma tifosi e addetti ai lavori. “Io onestamente spero che Casadei firmi il prima possibile con il Torino, non ce la faccio più”, è stato ribadito in studio nel corso della diretta. “Sta diventando un tormentone, tra l’altro per un calciatore che non ha neanche una presenza in serie A e che nel Chelsea non ha mai fatto il titolare. L’unico anno vero lo ha giocato in Premiership al Leicester, quando in panchina c’era Maresca: che una volta tornato a guidare il Chelsea non ha mai puntato su di lui”.
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A non convincere, è anche la posizione tattica di Casadei. “Io sono sempre più convinto che alla Lazio non serva nè Casadei, che è una mezzala, nè Belahyane, che è un regista, nè Fazzini che è un trequartista. Alla Lazio serve un mediano: un Anguissa, un Giannichedda, un Simeone, tanto per capirci: che possa alternarsi con Rovella e Guendouzi. Ma al di là di tutto, su Casedei abbiamo tutti la sensazione che si tratta di un bel prospetto: ma in base a cosa? Ad un Mondiale Under 20? Ad un certo punto, io direi anche basta. E’ una telenovela assurda, che vede la Lazio tra l’altro battersi con il Torino. Lo prendesse il Torino e via”.
Ma a far riflettere gli addetti ai lavori, è anche (o meglio soprattutto) il modus operandi con il quale si portano avanti le trattative. “Sembra il gioco dell’oca, quando ad un certo punto si riparte dal via. E tutto ricorda maledettamente quello che è successo questa estate. La Lazio offriva 20 milioni per Greenwood, ritenuti insufficienti per chiudere la trattativa. Soldi che sarebbero bastati per Samardzic, nei confronti del quale però è stata fatta un’offerta di quindici milioni. Cifra che non bastava per l’ex Udinese, ma che sarebbe probabilmente bastata per Stengs: ma al Feyenoord è stato offerto di meno. Sembra quasi un giochino. E ora la situazione è simile: l’offerta fatta per Casadei, poteva bastare per prendere Fazzini?”.
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Ancora più netto Mauro Simoncelli: “Io vorrei chiedere al tecnico cosa ne pensa: ma non per forzare la mano, tanto sappiamo che è totalmente inutile. La cosa che vorrei chiedere a Baroni è se, sono state date delle indicazioni sul tipo di calciatore da seguire: perchè la Lazio cerca tre elementi completamente diversi tra di loro? Sarei curioso di sapere la dichiarazione del tecnico”.
Guy Chiappaventi, giornalista di La 7: “La Lazio sta facendo benissimo, e recuperando tanti giocatori, è tornata a vincere contro il Verona. La Lazio ha però i giocatori contati a centrocampo e ora in alcuni casi questo problema si è manifestato anche in altri reparti. Il mercato? E’ sempre la stessa storia che si ripete. Il calciomercato mi annoia e quello della Lazio mi annoia ancora di più. Da venti anni è sempre la stessa storia. Lotito ha tanti meriti, ma è un presidente che non ti consente di sognare. La Lazio non campa e non crepa. Ti assicura un certo livello, che non è ad esempio quello del Torino, ma ti manca sempre quel soldo per fare una lira. E per raggiungere quel salto di qualità che lo stesso presidente, che in politica ha trovato la sua dimensione, meriterebbe di ottenere”.