I fatti, le gare, i personaggi più rappresentativi e gli eventi che si sono succeduti il 22 gennaio nella storia della Lazio
Una gara destinata a rimanere nella storia. Un match che ha contribuito in modo significativo a spalancare le porte della vittoria della Coppa Italia più prestigiosa e sentita della storia biancoceleste. Il 22 gennaio del 2013, la Lazio fece uno scherzetto alla Juventus, ottenendo sul campo un risultato prestigioso, che permise ai biancocelesti di ipotecare la finale.
Nello stesso giorno, tanti anni prima, nacque un personaggio rimasto nel cuore dei tifosi. Un tecnico particolarmente amato, capace di lasciare il segno alla guida della Lazio, nonostante sia rimasto a Roma un solo anno; nel quale non è riuscito a raggiungere i risultati che si era prefissato, ma a creare un feeling unico con tutto l’ambiente.
22 gennaio 2013, Mauri stende la Juventus
Juventus e Lazio si affrontano allo Juventus Stadium il 22 gennaio del 2013, per giocarsi un posto in finale. I biancocelesti e i bianconeri si erano affrontati poche settimane prima, in un match terminato 0-0 e nel quale il portiere della Lazio Federico Marchetti fu protagonista di una serie di parate incredibili. La sfida di Coppa Italia rappresenta un match particolarmente sentito da tutto l’ambiente. Chi passa, va in finale, per affrontare una tra Roma (stra favorita) e Inter (in caduta libera).
La gara dello Stadium è divertente ed equilibrata, con una lunga serie di capovolgimenti di fronte. Dopo un paio di occasioni per parte, arriva l’episodio che rompe l’equilibrio. Giaccherini scambia corto con Pogba e scodella un bel pallone a centro area. Peluso, difensore bianconero (ma tifosi della Lazio) si appoggia sulle spalle di Lulic e salta più in alto di tutti, riuscendo a schiacciare in rete il gol del vantaggio juventino. Conte esplode (di gioia) in panchina, i laziali (di rabbia) in campo. La spinta verso Lulic era evidente, ma l’arbitro Damato ha deciso ugualmente di convalidare il gol.
La Lazio sembra destinata a soccombere, ma a pochi minuti dal fischio finale, arriva la svolta. Su un angolo di Candreva, Vucinic, piazzato sul primo palo, spizza la sfera di quel tanto che basta per spiazzare l’intera difesa bianconera; la palla schizza sul secondo palo, dove Mauri è lestissimo ad anticipare De Ceglie e a insaccare in scivolata. Il capitano della Lazio schizza impazzito sotto il settore ospiti, per festeggiare una rete importantissima. Che spalanca ai suoi compagni le porte della finale.
22 gennaio, tanti auguri a Gigi Simoni
“Non c’hai regalato la serie A, ma ci hai dato il cuore. Grazie Gigi Simoni”. Con questo striscione, esposto dai tifosi biancocelesti l’ultima giornata di campionato contro il Brescia (vittoria per 4-2 e ultima rete con la maglia della Lazio per Vincenzo D’Amico), i tifosi biancocelesti salutarono Gigi Simoni. Tecnico che ha guidato i biancocelesti nella stagione 85-86. Un anno disgraziato, di grandi cambiamenti: i biancocelesti iniziarono la stagione con Chinaglia alla guida del club (fu lui a volere Simoni sulla panchina), cambiarono proprietà a metà stagione, per poi ritrovarsi con Gianmarco Calleri e Renato Bocchi alla guida, a fine campionato.
Simoni è stato in grado di legare con tutto l’ambiente: ha guidato una nave in un mare in tempesta (fu la stagione dello sputo di Malgioglio) e ha chiuso la stagione con una salvezza che per larghi tratti del campionato sembrava quasi impossibile. A distanza di anni confessò di aver chiesto ed ottenuto quello striscione, che ha conservato per tanti anni in un cassetto della sua abitazione: come segno indelebile dell’amore e l’affetto che tutto il mondo laziale gli ha dedicato.
22 gennaio 2009: Rocchi e Pandev portano la Lazio in semifinale
Il 22 gennaio del 2009, la Lazio si regala la semifinale di Coppa Italia, battendo il Torino 3-1. Gli uomini di Delio Rossi steccano il primo tempo e vanno sotto di un gol, ma nella ripresa, la situazione cambia. Il tecnico inserisce Pandev, che ci mette solo quattro minuti a riportare la Lazio in parità: si fa trovare pronto su un perfetto assist in orizzontale di Mauri e batte il portiere del Torino in uscita. L’Olimpico sembra quasi uscire da un incubo. Passano sei minuti e Mauri raddoppia con un missile dal limite dall’area di rigore.
I due autori dei gol continuano ad attaccare con forza la difesa granata. Il centrocampista colpisce un palo (succederà la stessa cosa a Dabo, subentrato nella ripresa a Brocchi), Zárate si vede respingere il tiro da Ogbonna a portiere battuto, mentre a tempo scaduto è Rocchi a fissare il punteggio sul 3-1. Il capitano biancoceleste insacca con un tiro angolatissimo, dopo una bella giocata di Pandev. La Lazio vola in semifinale, dove affronterà ed eliminerà la Juventus, prima di concedersi una notte di gala contro la Sampdoria. Nella sfida che regalerà ai biancocelesti il trofeo.