Il 24 gennaio del 1947 nasceva a Massa Carrara Giorgio Chinaglia, premiato nel duemila con il titolo di “Laziale del Secolo”. Il racconto di chi lo ha vissuto da vicino
Con i suoi gol ha trascinato la squadra verso il primo storico scudetto. Con il suo carisma ha fatto risvegliare i tifosi della Lazio da un torpore che li accompagnava da secoli, facendo uscire fuori l’essenza della lazialità: nel suo spirito più estremo. Giorgio Chinaglia è stato un idolo per generazioni e generazioni di tifosi. Nella sua storia è facile trovare i tratti distintivi dell’eroe. Di un uomo in grado di superare ogni tipo di difficoltà, attraverso lo spirito di rivalsa che lo ha da sempre accompagnato.
Sin dall’infanzia, quando fu costretto a lasciare l’Italia da solo, per raggiungere i genitori in Galles, ha assaporato le difficoltà della vita, trasformandole in opportunità. La Lazio è stato il suo amore più grande. E’ arrivato nel club alla fine degli anni sessanta: il presidente Lenzini lo acquistò insieme a Pino Wilson dall’Internapoli. Nella capitale è diventato un fuoriclasse assoluto, ed un idolo per un’intera generazione di tifosi.
Chinaglia, il ricordo di Giancarlo Oddi: “Era un fratello”
Chinaglia diventa uno dei leader dei due spogliatoi: con lui ci sono Wilson, Pulici, Facco ed altri compagni; dall’altra parte Re Cecconi, Frustalupi e Martini. Sui due gruppi se ne sono dette e scritte tante: “Ed era tutto vero”, ci ha confermato, scherzando Giancarlo Oddi, che parlando poi di Chinaglia, ci ha descritto in modo esemplare le sue caratteristiche: “Giorgio era un goleador straordinario, ma a me piace ricordare l’amico, il fratello. Giorgio era una persona eccezionale. La gente che non l’ha conosciuto è stata sfortunata”.
Chinaglia ha prima trascinato in serie A la Lazio, poi l’ha portata a sfiorare lo scudetto e infine a vincerlo: nella stagione 73-74, che si è chiusa con la vittoria del titolo, ha vinto la classifica dei capocannoniere. Memorabili i gol al derby, l’esultanza provocatoria con il dito alzato sotto la Curva dei tifosi romanisti, le tante battaglie in campo e fuori. Una volta lasciata l’Italia è diventato il portabandiera e promotore del calcio negli Stati Uniti. Nel 1984 torna alla Lazio da presidente, in un’avventura poco fortunata. Nell’anno in cui i biancocelesti hanno festeggiato il centenario, fu votato come laziale del secolo. Un premio alla sua grande passione e lazialità
24 gennaio: doppia storica vittoria contro il Milan
Il 24 gennaio è una data nella quale si sono consumate due storiche vittorie contro il Milan. La prima è arrivata nel 2015: la Lazio di Stefano Pioli, che per l’occasione ha indossato per la prima volta dopo quasi trent’anni dall’ultima volta, la maglia bandiera, scelta dal club per chiudere la stagione, batte i rossoneri in rimonta 3-1, grazie ad una doppietta di Parolo e ad uno splendido gol segnato da Miro Klose. Unica nota stonata, il grave infortunio di Djordjevic, proprio nel momento in cui stava per ribadire il pallone in rete. L’azione si è chiusa con il gol di Parolo.
Il 24 gennaio del 2023, la Lazio di Maurizio Sarri impone al Milan di Stefano Pioli una vera e propria lezione di calcio. I biancocelesti schiantano i rossoneri con un secco 4-0, al termine di una gara dominata e nella quale Felipe Anderson, schierato nel ruolo di falso centravanti, ha dato spettacolo. Oltre al brasiliano, nel tabellino dei marcatori finiscono anche Milinkovic, Zaccagni e Luis Alberto. La Lazio viaggia verso il secondo posto in classifica.