Gli avvenimenti, i fatti, i personaggi caratteristici della storia biancoceleste. Ecco cosa è successo il 25 gennaio nel mondo Lazio
Il 25 gennaio, la Lazio fu protagonista di una prestazione di livello, fermando la corsa della Juventus capolista. Nello stesso giorno il mondo biancoceleste festeggia il compleanno di uno dei centrocampisti più completi che hanno vestito la maglia della Lazio, diventandone un simbolo ed uno dei calciatori più rappresentativi.
Tra le gare da ricordare, anche un successo casalingo contro il Bologna di Roberto Baggio, arrivato in un momento molto delicato: pochi giorni dopo l’addio di Beppe Signori (che a dicembre del 1997 lasciò la Lazio per trasferirsi alla Sampdoria) e nel bel mezzo di una grande emergenza, che portò il tecnico Sven Goran Eriksson a scelte particolari.
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Alla vigilia della sfida con la Juventus, disputata il 25 gennaio del 2014, la stragrande maggioranza dei laziali avrebbe firmato per un pareggio. I bianconeri erano reduci da dodici vittorie consecutive e guidavano la classifica; i biancocelesti avevano da poco cambiato tecnico (sostituendo Petkovic con Reja, tornato alla guida del club dopo la prima esperienza) e vivevano una situazione difficile, con Hernanes prossimo alla cessione all’Inter (il tutto si sarebbe concretizzato nei giorni successivi).
Eppure i biancocelesti giocarono una grande gara, mettendo in difficoltà i campioni d’Italia e sfiorando il successo. Lazio avanti con un calcio di rigore di Candreva (fallo di Buffon su Klose e cartellino rosso per il numero uno della Nazionale); Juve che trova il pareggio con Llorente nella ripresa. Nel finale assedio degli uomini di Reja, che colpiscono un palo con Keita e si vedono negare un gol da Storari, autore di un miracolo su Klose.
Il 25 gennaio del 1985 nasceva a Gallarate Marco Parolo, uno dei centrocampisti più completi che hanno vestito la maglia della Lazio: mediano, mezzala, incursore, regista e all’occorrenza anche difensore centrale, Parolo ha scritto pagine importanti nella storia della Lazio: arrivato nella capitale l’estate del 2014, si è subito integrato alla grande con tutto l’ambiente: chiude la sua prima stagione (con Pioli in panchina) in doppia cifra di gol e con il terzo posto. Con Inzaghi diventa poi un vero insostituibile del centrocampo.
Ha giocato anche un Mondiale e un campionato Europeo da protagonista. Con la maglia della Lazio ha vinto una Coppa Italia e due Supercoppe italiane: il suo score recita trentanove gol in 265 partite. Con la maglia della Nazionale ha collezionato trentasei presenze.
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Il 25 gennaio del 1998 la Lazio di Sven Goran Eriksson, che pochi giorni prima aveva salutato Beppe Signori, ceduto alla Sampdoria, affrontò e sconfisse il Bologna di Roberto Baggio, in una gara difficile, equilibrata e sentita. Il tecncio della Lazio si è trovato a fronteggiare una grande emergenza in attacco: dopo la cessione di Signori, i biancocelesti persero anche Boksic e Casiraghi (recuperato in extremis per la panchina, ma in pessime condizioni): Eriksson schierò in attacco Roberto Mancini, con Guerino Gottardi in appoggio.
La gara si è sbloccata nel primo tempo, grazie ad un gran gol di Pavel Nedved: un tiro in torsione con il sinistro, che ha battuto il portiere Sterchele. Con questo successo, i biancocelesti hanno continuato la rincorsa verso la parte alta della classifica. Al termine della stagione, la Lazio vincerà la Coppa Italia e raggiungerà la finalissima di Coppa Uefa.