Da Roma a Firenze, un ponte di passione: la Top 11 dei doppi ex di Lazio e Fiorentina regala una super formazione
Lazio contro Fiorentina non è mai una partita come le altre. Al di là della rivalità sul campo, c’è un filo sottile che lega le due squadre, un intreccio di storie, di carriere, di giocatori che hanno vestito le due maglie, lasciando un segno, nel bene o nel male, in entrambe le piazze.
Un vero e proprio “romanzo” fatto di passione, sudore, gol e, a volte, anche qualche polemica. Abbiamo provato a disegnare una Top 11 dei doppi ex più rappresentativi, schierata con un modulo offensivo (un 4-3-3 che promette spettacolo), consapevoli che qualche scelta farà discutere e che altri nomi meriterebbero una menzione.
Il viaggio nella storia dei doppi ex, in fondo, parte da lontano, idealmente dal 1937 con Benedetto Stella, il pioniere di questo “trasloco” calcistico. Ma è a partire dagli anni ’60 che iniziano a comparire nomi di maggior rilievo, come quello di Juan Carlos Morrone, un argentino con cuore italiano che ha lasciato un’impronta significativa in entrambe le città.
È soprattutto tra gli anni ’70 e i Duemila che troviamo il nucleo più consistente di giocatori che hanno indossato sia la maglia biancoceleste che quella viola. Negli anni ’70 spiccano figure legate, a vario titolo (in modo diretto o indiretto), al primo storico scudetto della Lazio del 1974, come Claudio Bandoni, Michelangelo Sulfaro e Pietro Ghedin. Poi, negli anni ’80, ecco Mimmo Caso, con un passato importante soprattutto a Firenze, e Paolo Monelli, che ha contribuito alla promozione della Lazio in Serie A.
La top 11 di doppi ex tra Lazio e Fiorentina
Gli anni ’90 e i Duemila, come detto, sono un’autentica miniera di talenti che hanno calcato i campi sia di Roma che di Firenze. Ed è proprio da questo periodo che abbiamo attinto maggiormente per comporre la nostra Top 11, schierata idealmente con il 4-3-3 e allenata, ovviamente, dal doppio ex Sven Goran Eriksson (coadiuvato da Delio Rossi e Roberto Mancini):
In porta c’è Claudio Bandoni. Viene acquistato dalla Lazio nel 1971, dalla Fiorentina, in cambio di Michelangelo Sulfaro. Contribuisce alla promozione in Serie A nel campionato 1971/72 e l’anno successivo viene ceduto al Catanzaro.
Nel ruolo di terzino destro si prosegue con Lorenzo De Silvestri. Cresciuto nel vivaio laziale, ha poi trovato spazio e consacrazione a Firenze, diventando per anni un punto di riferimento per la Fiorentina. In difesa c’è Martin Caceres, capace di giocare sia al centro che sulla fascia. Ha vestito entrambe le maglie in tempi recenti, lasciando un buon ricordo in entrambe le piazze.
Al suo fianco Modibo Diakité, difensore potente e atletico, che ha giocato nella Lazio dal 2006 al 2013, per poi approdare alla Fiorentina nella stagione 2013-14. Sulla corsia di sinistra chiude il quartetto Luciano Zauri. Capitano della Lazio in passato, è un jolly difensivo che ha poi vestito anche la maglia viola, dimostrando grande professionalità e attaccamento a entrambe le squadre.
Il centrocampo e l’attacco
A centrocampo il tris, da destra a sinistra, parte con la mezzala destra Diego Fuser. Centrocampista di grande dinamismo e qualità, ha lasciato un segno importante in entrambe le squadre, in particolare con la Lazio, squadra con la quale ha collezionato oltre 200 presenze.
In cabina di regia c’è Fabio Liverani. Elegante centrocampista che ha illuminato la mediana sia della Lazio che della Fiorentina con la sua visione di gioco e la sua precisione nei passaggi. Chiude il reparto Mimmo Caso, schierato mezzala sinistra per esigenze di formazione. Giocatore di grande temperamento e grinta, amato su entrambe le sponde.
Per quanto riguarda l’attacco, il tridente è da favola. Sull’ala destra c’è Enrico Chiesa. Un talento purissimo, un attaccante rapido e letale sotto porta. Con la Fiorentina ha vissuto tre anni straordinari, prima di approdare alla Lazio per rimanerci una sola stagione.
Il riferimento centrale offensivo è Christian Vieri. Un bomber di razza, uno dei più forti attaccanti della storia del calcio italiano. Ha vestito entrambe le maglie, lasciando il segno in particolare con quella della Lazio, vincendo la Coppa delle Coppe. Sull’ala sinistra, infine, c’è Mauro Zarate. Un talento discontinuo, ma dotato di giocate spettacolari. Ha vestito entrambe le maglie, regalando momenti di grande calcio.