I numeri non mentono: dall’inizio del campionato, la Lazio ha commesso sempre lo stesso errore. Baroni deve trovare un rimedio
Se due indizi fanno una prova, dieci ti mandano a processo, e suonano come una condanna: senza appello. La sconfitta casalinga contro la Fiorentina certifica un problema diventato ormai atavico nel mondo biancoceleste: i troppi gol presi nella prima parte di gara. Il vantaggio viola di Adli è arrivato al decimo minuto; il raddoppio di Beltran al diciassettesimo. Gli stessi minuti dei gol subiti nel derby da Pellegrini e Saelemaekers.
“Abbiamo concesso due gol facili e quando poi la gara si mette così non è facile. Prendi gol all’11’ poi al 17′ e la gara si complica. All’inizio ci è mancato il ritmo, abbiamo commesso degli errori e questo ci ha penalizzato”, le parole del tecnico Marco Baroni al termine della gara con la Fiorentina. Un’analisi lucida che evidenzia un problema diventato ormai una sorta di consuetudine. L’approccio della Lazio è stato identico a quelle di molte altre gare. Un inizio di gara inconcepibile, che ha segnato in modo indelebile l’intera sfida.
Lazio, il numero dei gol subiti è clamoroso: il peggiore tra le big
La Lazio di Baroni è la squadra che segna con più regolarità nel finale di gara (anche ieri il gol di Marusic è arrivato nel recupero, insieme al palo colpito da Pedro) ma è anche la formazione che più di altre sbaglia l’approccio alle partite. Il dato delle prime ventidue giornate di campionato è imbarazzante ed evidenzia un problema sul quale il tecnico Baroni dovrà rispondere. Per provare a cambiare rotta in questo finale di stagione e cercare di evitare di gettare all’aria una partita dopo neanche un quarto di gara.
La Lazio ha subito trenta gol dall’inizio della stagione: un dato significativo, che evidenzia una difficoltà piuttosto marcata. Tra le squadre di vertice, i biancocelesti sono il club che ha subito più reti, evidenziando errori e lacune difensive piuttosto marcate. Ma c’è un dato incredibile, che regala una fotografia perfetta del modo in cui i biancocelesti preparano le gare: di questi trenta gol, ben dieci sono arrivati nei primi diciassette minuti.
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Lazio, l’approccio alle partite è shock: dieci gol presi nei primi diciassette minuti
L’approccio alle gare, sono diventate una costante: sin dall’inizio della stagione, i biancocelesti hanno incassato delle reti evitabili all’inizio delle sfide. Il primo caso si è verificato nella gara d’esordio con il Venezia: gli uomini di Baroni partirono con l’handicap di dover recuperare la rete iniziale di Andersen, siglata al quarto minuto. Stesso copione ad Udine, con la rete di Lucca segnata al quinto. Nella terza giornata il Milan sbloccò il risultato all’ottavo con Pavlovic. Anche nella successiva sfida con il Verona, i biancocelesti subirono una rete dopo otto minuti, segnata da Tengsted.
Situazione identica con l’Empoli: gol subito all’ottavo con Esposito. Partenze sbagliate, crolli improvviso, ai quali la squadra (tolta la sfida con l’Udinese) è stata in grada di rispondere. Con Venezia, Milan, Verona ed Empoli infatti, i biancocelesti sono stati in grado di ribaltare il risultato. Cosa che non è riuscita nelle ultime tre occasioni in cui si è subito gol nella prima parte di gara; a Parma la rete di Man al sesto ha. permesso ai gialloblù di mettere la sfida in discesa; nel derby con la Roma e nella sfida con la Fiorentina il copione è stato identico: la Lazio ha subito un gol all’undicesimo (Pellegrini nel derby e Adli ieri) e il raddoppio al diciassettesimo (Con Saelemaekers e Beltran).
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Baroni ha evidenziato le lacune difensive della sua squadra e i primi tempi sbagliati, giustificandoli con la poca vivacità: Non possiamo giocare sotto ritmo. Il ritmo è quello che ci ha portato a fare un calcio efficace come testimonia la classifica e il percorso in Europa League. Quando siamo sotto ritmo ci si spegne un pò la testa, su questo dobbiamo lavorare e gestire meglio le situazioni”. Dalle prossime sfide sarà importante non partire con l’handicap…