Guendouzi, la solita anima della Lazio: la partita del francese

Anche contro la Fiorentina, nonostante la sconfitta, Mattéo Guendouzi si è confermato un leader assoluto del centrocampo della Lazio

È il cuore della Lazio, sempre e comunque. Sotto tutti i punti di vista. Ancora una volta, Mattéo Guendouzi ha dimostrato di essere il fulcro di questa squadra, l’ultimo a mollare. Contro la Fiorentina, in una partita che ha visto i biancocelesti uscire sconfitti, è stato uno dei pochi a salvarsi. Ha lottato con grinta e determinazione fino all’ultimo secondo, non si è mai arreso.

Mattéo Guendouzi in azione contro la Fiorentina
Guendouzi, la solita anima della Lazio: la partita del francese (LaPresse Foto) – Lalazio.com

Nel primo tempo, con Baroni che lo aveva momentaneamente privato del suo “gemello” Rovella (una scelta che, a posteriori, ha lasciato qualche perplessità, soprattutto in vista della squalifica dell’italiano in Europa League), si è trovato spesso a dover fronteggiare il centrocampo avversario quasi da solo.

Ma Guendouzi, da vero leader, non si è scomposto, moltiplicando le energie e cercando di compensare l’inferiorità numerica con la solita generosità. Come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, ha corso per due, ha recuperato palloni, ha cercato di impostare il gioco, dando l’ennesima dimostrazione di essere un giocatore totale, capace di eccellere in entrambe le fasi.

La partita, poi, è stata caratterizzata da una tensione palpabile, con la Fiorentina che, dopo aver trovato il doppio vantaggio, ha gestito il cronometro in modo fin troppo “accademico”, rendendo sempre più nervosa la partita.

Nonostante la sua indole combattiva, il francese è riuscito a mantenere la calma, evitando di incorrere in sanzioni disciplinari. A fine primo tempo, poi, è rientrato di corsa negli spogliatoi, forse proprio per evitare di “esagerare” con le proteste e compromettere ulteriormente la sua partita. Al rientro in campo, Baroni ha corretto il tiro, inserendo Rovella al posto di Dele-Bashiru e permettendo a Guendouzi di dividere il lavoro a centrocampo.

Guendouzi, testa già all’Europa League

La parabola di Guendouzi alla Lazio è una vera e propria “rinascita”. Dopo un finale di stagione “turbolento” con Tudor, con cui non c’era mai stato un grande feeling, il francese sembrava destinato a lasciare Roma. Ma l’arrivo di Baroni ha cambiato tutto. Il nuovo tecnico ha creduto fortemente in lui, lo ha messo al centro del progetto e lo ha trasformato in un leader indiscusso.

Guendouzi, dal canto suo, ha ripagato la fiducia con prestazioni di altissimo livello, diventando un punto di riferimento per tutta la squadra, non a caso ha giocato da titolare tutte le 22 partite di campionato e altre 4 in Europa League. Un giocatore imprescindibile, capace di dare equilibrio, grinta e qualità al centrocampo biancoceleste.

Guendouzi in Europa League
Guendouzi, testa già all’Europa League (LaPresse Foto) – Lalazio.com

Ora, lo sguardo di Guendouzi è proiettato verso l’Europa League, una competizione che per lui ha un significato speciale. Dopo aver perso una finale contro il Chelsea, il francese vuole prendersi la sua “rivincita personale” e portare la Lazio il più avanti possibile.

Anche a Braga, nonostante la qualificazione agli ottavi sia ormai in tasca, il francese scenderà in campo con la stessa grinta e la stessa determinazione di sempre, cercando di guidare la squadra verso un’altra vittoria. Perché, come ha detto lui stesso, questa Lazio vuole arrivare fino in fondo in Europa League. E Guendouzi, l’anima di questa squadra, è pronto a dare tutto se stesso per realizzare questo sogno.

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