Accadde oggi 28 gennaio: la svista più assurda ai tempi del Var

I fatti, le partite e gli eventi accaduti il 28 gennaio nella storia della Lazio: una gara clamorosa, rimasta nella storia. Ed una “papera incredibile”

Il 28 gennaio verrà ricordato nella storia della Lazio per due gare incredibili, nelle quali sono accaduti degli episodi impossibili da dimenticare: il torto arbitrale più clamoroso avvenuto in epoca Var e un errore incredibile del proprio portiere, che dopo quella papera perderà in modo definitivo il posto in prima squadra.

ACCADDE OGGI 28 GENNAIO
Accadde oggi 28 gennaio: la svista più assurda ai tempi del Var – Lalazio.com

Ancora oggi risulta impossibile pensare che, nella Sala Var, nessuno si sia accorto di quello che era successo in campo allo stadio Meazza San Siro. La Lazio è stata sconfitta al termine di una gara incredibilmente condizionata da un torto arbitrale senza precedenti.

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Milan – Lazio, il clamoroso gol di mano di Cutrone

“Ci hanno fermato di nuovo. Così è inconcepibile, inammissibile. Al Var probabilmente non avranno visto le immagini”. L’amarezza di Simone Inzaghi al termine di Milan-Lazio, disputata al Meazza il 28 gennaio del 2018, è ampiamente giustificata. La squadra biancoceleste è stata sconfitta dal Milan 2-1, al termine di una gara ampiamente condizionata da un incredibile errore arbitrale. I rossoneri hanno infatti sbloccato il risultato con un segnato da Cutrone con il braccio.

Cutrone gol mano
Milan – Lazio, il clamoroso gol di mano di Cutrone – Frame Youtube – Lalazio.com

Una svista inammissibile (come detto dal tecnico biancoceleste) in epoca Var. Davanti allo schermo c’era Gianluca Rocchi, attuale capo degli arbitri. Nessuno si è accorto che il centravanti del Milan ha deviato il pallone alle spalle di Strakosha, colpendolo con un braccio. Un gol decisivo per il risultato finale (le altre reti sono state segnate da Marusic e Bonaventura) e per la lotta Champions.

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Lazio – Torino, Valerio Fiori diventa “saponetta”

Il 28 gennaio del 1993 si gioca allo stadio Olimpico la sfida tra Lazio e Torino, andata dei quarti di finale di Coppa Italia. Una gara ricordata per i numeri eccezionali di Paul Gascoigne (protagonista di una gara perfetta, fatta di dribbling, giochi di prestigio, assist e giocate di alta scuola) e per l’incredibile papera di Valerio Fiori, decisiva per il risultato e per la qualificazione. La Lazio parte forte e dopo mezz’ora si trova avanti 2-0: Neri sblocca il risultato e Signori raddoppia dal dischetto: un rigore procurato da Gascoigne, atterrato dai difensori granata dopo una splendida serpentina.

Fiori saponetta
Lazio – Torino, Valerio Fiori diventa “saponetta” – Frame Youtube – Lalazio.com

Poco prima dell”intervallo Fusi accorcia le distanze per il Torino, che trova poi il pareggio nella ripresa, sfruttando un incredibile errore di Valerio Fiori. Il portiere era già diventato la vittima preferita della Gialappa’s Band, che in ogni puntata di “Mai dire goal” ne evidenzia gli errori e conia per lui il soprannome di saponetta. L’appellativo trova la sua ragione nei tanti goal subiti a causa dei palloni sfuggiti nel tentativo di bloccarli, come se la sfera fosse stata strofinata prima su un sapone che la rendesse ingestibile. Con il Torino, Fiori si lascia passare tra le gambe una punizione innocua di Scifo, che permette ai granata di pareggiare.

La tripletta di Gigi Casiraghi contro Trapattoni

Il 28 gennaio del 1996, la Lazio di Zdenek Zeman batte il Cagliari di Giovanni Trapattoni con un netto 4-0, al termine di una gara dominata e nella quale Pierluigi Casiraghi ha recitato il ruolo di assoluto protagonista. Dopo un calcio di rigore trasformato da Beppe Signori a metà primo tempo, il centravanti della Lazio è salito in cattedra, mettendo a soqquadro la difesa rossoblù.

La tripletta di Gigi Casiraghi contro Trapattoni – Lalazio.com

Un gol sfruttando un uscita a vuoto (anche in questo caso di Valerio Fiori), uno di testa (da rapace dell’area di rigore) e uno da opportunista, dopo una bella azione corale della formazione biancoceleste: tre reti in meno di quindici minuti: per mandare i Cagliari ko e regalare alla Lazio un successo meritato.

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