Al termine di Lazio-Fiorentina, il Direttore Sportivo Fabiani è tornato a parlare di Folorunsho. “Ecco perchè il club ha deciso di non prenderlo. Il motivo è semplice….”
“Perchè non è stato preso Folorunsho? Perchè il mercato lo faccio io e non tu”. Con questa risposta data ad un cronista che chiedeva lumi sul mancato acquisto dell’ex centrocampista del Napoli, il Direttore Sportivo Fabiani ha cercato di spiegare i motivi di una scelta che, nel mondo biancoceleste pochi hanno capito. Michael Folorunsho è passato alla Fiorentina in prestito, e ad una cifra assolutamente alla portata: se i viola vorranno riscattarlo, dovranno sborsare nelle casse di De Laurentiis, otto milioni di euro.
Il calciatore, che al termine di Lazio-Fiorentina ha ribadito la sua fede verso i colori biancocelesti (“Sono un professionista, ma per me entrare in questo stadio, dove ho passato tanti momenti sugli spalti, è sempre un’emozione speciale”) era cresciuto in modo esponenziale con Baroni ed era pronto a tornare a vestire la maglia della Lazio. Una trattativa che però non si è concretizzata: né ad Agosto (quando i biancocelesti cedettero Cataldi), né a gennaio.
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“Onestamente io non ne capisco il motivo – esordisce Armando Fioretti, cronista del Tg 56 ai microfoni di Radio Olympia – e la gara di domenica contro la Fiorentina ci ha fatto vedere, che tipo di giocatore sia Folorunsho: nella Lazio di Baroni ci sarebbe stato benissimo. Io spero che qualcuno, prima o poi, mi spieghi perchè non sia stato preso dalla Lazio. Noi abbiamo scelto Dele Bashiru, che a me piace tra l’altro, ma che è chiaro che deve crescere. E’ un centrocampista che sta imparando con la Lazio a muoversi. Ma Folorunsho è almeno tre anni avanti rispetto a lui”.
Nella gara contro la Fiorentina, l’ex biancoceleste è stato tra i migliori. “A me da fastidio l’idea che non sia stato acquistato, perchè lo potevi prendere ad una cifra ridicola, visto che il Napoli lo ha ceduto in prestito con diritto di riscatto a otto milioni: era un calciatore che in rosa non avrebbe pesato, visto che lo potevi inserire nello slot dei giocatori cresciuti nel settore giovanile della Lazio, e che Baroni conosceva alla perfezione. Era un rigore a porta vuota, ma la Lazio non lo ha voluto prendere. E onestamente non lo capisco”.
Ma c’è anche chi la pensa diversamente: “Non dipingiamo una realtà diversa da quella che è – ribatte Mauro Simoncelli – io ho visto le partite precedenti della Fiorentina e Folorunsho non ha mai inciso. Se prendiamo spunto da Lazio-Fiorentina di domenica prenderemmo tutti i viola: da Folorunsho a Comuzzo. Hanno giocato una grande gara, con un’intensità pazzesca. Ma Folorunsho fino ad oggi non si era mai visto”. Al di là delle valutazioni e dei giudizi personali, per quale ragione il centrocampista non è stato acquistato dalla Lazio?
A rispondere è Daniele Magliocchetti, che svela: “La Lazio non ha preso Folorunsho perchè è successo qualcosa, quando è andato via qualche anno fa. E poi, soprattutto, per una valutazione fatta dal club: difficilmente Lotito spende dei soldi per un giocatore che è nato e cresciuto qui dentro. Non fa come la Roma che spende soldi per riprendersi dei giocatori, come fatto per Pellegrini. Se fra cinque anni Sardo diventasse un Folorunsho e chiedesse alla Lazio di tornare, la Lazio non lo prenderebbe mai”.
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Nelle ultime ore di mercato, i biancocelesti continuano a trattare Casadei e si ipotizza una trattativa con il Bologna per Tchaouna: che potrebbe anche coinvolgere Fabbian. Le ultime ore saranno decisive: “Il mercato della Lazio mi avvilisce”, ribadisce Armando Fioretti. “E’ lo stesso film che vediamo ogni anno. Vuoi competere per la Champions ed oggi le tue rivali sono la Juventus e il Milan. Bene, il Milan prende Walker, la Juve Kolo Muani e tu fai un film per prendere Casadei. E’ tutto molto avvilente. A questo punto io quasi quasi spero che tutto resti così, e mi pongo una domanda. Perchè devo vendere Tchaona? Per avere i soldi per sbloccare Casadei? Ma sarebbe una follia. Che onestamente non capirei. A questo punto meglio rimanere così, senza cambiare nulla”.