L’ultima partita contro la Fiorentina, oltre alla sconfitta maturata sul campo, ha lasciato ancora tante polemiche per la direzione arbitrale
E’ indubbio che la Lazio contro la Fiorentina nella partita di domenica sera abbia avuto un approccio al match non propriamente brillante. Quindici minuti dove la squadra di Marco Baroni è apparsa in balia degli avversari che infatti sono riusciti a colpire due volte con Adli e Beltran, arrivando a chiudere il primo tempo avanti di due gol. Ma è altrettanto innegabile che, soprattutto nel convulso secondo tempo che ha visto i biancocelesti cercare disperatamente di riaprire la gara, l’arbitro Rapuano non si sia distinto per una gestione della gara così perfetta.
La Lazio è chiamata a rialzare subito la testa a partire dalla gara di Europa League che la vedrà protagonista contro lo Sporting Braga nell’ultima giornata della fase campionato dell’Europa League. I biancocelesti sono già matematicamente qualificati agli ottavi di finale a eliminazione diretta e soltanto la differenza reti non assegna ancora il primo posto nella classifica finale.
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Problema arbitrale
Sono giorni difficili in casa Lazio. La sconfitta interna contro la Fiorentina infatti ha fatto riemergere alcuni problemi soprattutto mentali già visti nelle ultime partite casalinghe contro la Roma e il Como, che sembravano però superati dopo le belle e nette vittorie contro il Verona in campionato e la Real Sociedad in Europa League. Inoltre le tante voci di calciomercato e il mancato arrivo, fino ad oggi, di altri rinforzi per l’allenatore Baroni, a parte il giovane Ibrahimovic, lascia ancora scontento un ambiente che sperava in un aiuto da parte della società.
Ma le designazioni arbitrali arrivate oggi da parte dell’AIA hanno fatto emergere prepotentemente un dato che adesso non può più essere trascurato. Il designatore arbitrale infatti ha deciso di lasciare a riposo per il prossimo turno, sia di serie A sia di serie B, Antonio Rapuano, l’arbitro riminese che domenica, soprattutto nel convulso finale, ha completamente perso la gara di mano, sorvolando su più di un intervento dei giocatori della Fiorentina, permettendo qualsiasi ostruzionismo senza prendere i giusti rimedi e anche lasciando andare un paio di situazioni discutibili in area di rigore, come la plateale spinta ai danni di Castellanos e il dito nell’occhio di Romagnoli in occasione di un corner a favore della Lazio. Insomma l’ennesimo arbitraggio che non possiamo definire “casalingo” quando i biancocelesti sono chiamati a giocare all’Olimpico.
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Un turno di stop
Ma lo stop imposto dal designatore a Rapuano, intanto sancisce la brutta partita disputata dall’arbitro di Rimini e poi conferma che l’AIA ha riconosciuto tutti gli errori che ancora una volta non hanno certo favorito la Lazio, tutt’altro. I biancocelesti in queste prime 22 giornate di campionato sono stati più volte vittime di clamorosi errori arbitrali: il rigore fischiato al 93 su Dodò a Firenze, la mancata espulsione nei minuti finali di Douglas Luiz a Torino contro la Juventus, le nefandezze ripetute di Parma, tanto per citare i più clamorosi, sono lì che pesano come macigni su una classifica che potrebbe essere ancora più bella. Ma il dato che balza agli occhi dopo la sospensione odierna di Rapuano è che questa è la quinta volta che un arbitro subisce dei turni di stop subito dopo aver commesso qualche errore ai danni della Lazio.
Era già successo con Ayroldi dopo Lazio-Cagliari, Di Bello dopo Lazio-Milan, Di Palo dopo Juventus-Lazio, Zufferli dopo Lazio-Parma. 5 arbitri fermati per aver commesso errori più o meno gravi nei confronti della Lazio. Indubbiamente una speciale classifica che ci vede nettamente in testa e francamente ne avremmo fatto volentieri a meno.
