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Guendouzi e Rovella, i due pezzi unici del centrocampo

Senza Guendouzi e Rovella la Lazio perde forza, Il tecnico per Cagliari conta sul recupero del francese. Sicuro invece il ritorno dell’azzurro

La Lazio non può fare a meno dei suoi due draghi bollenti d’animo. Senza Guendouzi e Rovella manca la forza, si affievolisce la fame, crollano ritmo e costruzione, si perde veemenza nel pressing. Lo si è visto a Braga, meglio non ripetere l’errore.

Guendouzi e Rovella, i due pezzi unici del centrocampo (Ansa Foto) – Lalazio.com

Da tempo, come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, la Lazio non aveva due mediani così dominanti e imprescindibili. Baroni spera di riaverli entrambi in fretta, ma non è ancora certo che ci saranno a Cagliari. Il francese è alle prese con un’influenza da monitorare giorno per giorno: ieri ha ripreso a correre, oggi nuovi controlli. L’azzurro, invece, torna a disposizione dopo aver scontato la squalifica europea. Sono il cuore pulsante della Lazio.

Nel 4-2-3-1 di Baroni, la loro presenza è fondamentale. Sono guastatori, incursori, avvoltoi sugli errori altrui. Recuperano una quantità innumerevole di palloni, corrono più di tutti, spolmonandosi. Se non ci sono, il centrocampo diventa terra di nessuno per la Lazio, un’area di conquista per gli avversari.

Se ne manca uno, la squadra si contrae fisicamente, tecnicamente e tatticamente. Lo si è visto quando hanno perso tonicità: la Lazio ha iniziato a soffrire. Baroni ha sperimentato nelle ultime due partite, prima sacrificando Rovella contro la Fiorentina per Dele-Bashiru – salvo tornare sui propri passi dopo 45 minuti – poi dovendo rinunciare a Guendouzi in Europa. Il francese, in campionato, è stato sempre presente.

I limiti senza Rovella e Guendouzi

Il limite è chiaro: da quando Vecino si è infortunato, non ci sono più ricambi all’altezza. Dele-Bashiru è stato provato senza convincere del tutto. Castrovilli, che poteva essere un’alternativa, è stato ceduto prima ancora di scendere in campo. A Braga, per necessità, è toccato a Gila reinventarsi mediano, poi addirittura a Pedro.

Ma si può discutere all’infinito di moduli e tattiche: alla fine, l’essenza di ogni sistema dipende dai giocatori e da come interpretano i ruoli. E il calcio di Baroni ha bisogno di velocità e potenza. Guendouzi e Rovella sono diventati unici anche per mancanza di alternative: sono i suoi tuttocampisti.

I limiti senza Rovella e Guendouzi (LaPresse Foto) – Lalazio.com

Dopo la partenza di Cataldi, il club non ha investito su un altro mediano e le trattative sfumate per Fazzini e Casadei restano ferite fresche. Baroni aveva Vecino, lo ha perso e prima di metà febbraio non potrà riaverlo. Ora, senza l’Europa, la Lazio potrà concentrare tutte le energie sul campionato: Cagliari e Monza prima di sfidare il Napoli all’Olimpico.

I numeri certificano la loro centralità. Solo Ederson ha recuperato più palloni di Rovella in tutte le competizioni (166 contro 140). Solo Frendrup ha vinto più contrasti (45 contro 32). E tra i centrocampisti che hanno tentato almeno 900 passaggi in Serie A, quelli con la percentuale più alta di riuscita sono proprio Rovella (91,2%, 1053 su 1154) e Guendouzi (90,6%, 1106 su 1221), insieme a Lobotka (90,9%). Una certezza: la Lazio ha bisogno dei suoi due draghi per volare.

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Marco Ercole