La storia e le caratteristiche di Luciano Valente, il jolly su cui la Lazio si è catapultata dopo la chiusura della trattativa per Casadei
“Non spendiamo 18 milioni per un giovane che negli ultimi due anni non ha mai giocato. Gli auguriamo il meglio”. Con queste parole il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani ha commentato il mancato acquisto di Cesare Casadei, che al termine di una trattativa infinita, trasformatasi in telenovela, si è trasferito al Torino, lasciando la Lazio con un nulla di fatto.
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Il club biancoceleste ha incassato il colpo, ma prova a guardare oltre. Il nome nuovo arriva dall’Olanda. La Lazio segue Luciano Valente, classe 2003 e gioiellino dell’Under 20 azzurra. Un calciatore entrato nel mirino del club e che (come Casadei) potrebbe rappresentare un colpo per il presente e per il futuro. Nato e cresciuto in Olanda, il giovane fantasista ha già espresso il suo gradimento per il club biancoceleste.
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In estate era stato già accostato alla Lazio. In quell’occasione (secondo quanto riportato oggi da Il Messaggero), confessò la fede laziale della sua famiglia e il grande trasporto verso la Lazio: “Mio padre è di Roma e mi ha trasmesso la fede biancoceleste. Giocare in Italia sarebbe un sogno. Alcuni anni fa mi aveva cercato il Torino”. Il calciatore si è messo in evidenza nel campionato olandese. Rispetto a Casadei (che “negli ultimi due anni non ha mai giocato”), Valente ha collezionato una grande esperienza nel campionato olandese. Ha collezionato ottantuno presenze nel Groningen, collezionando dieci gol e dodici assist.
Si è mosso in tutte le posizioni dal centrocampo in su. E’ stato utilizzato davanti alla difesa, nel ruolo di regista, come mezzala, trequartista, esterno d’attacco e addirittura come punta centrale. Ha fatto della versatilità la sua arma migliore. In questa stagione ha giocato diciotto gare da titolare su diciannove. Nel 4-4-2 di Lukkien è stato schierato spesso sulla sinistra (nel ruolo che nella Lazio è generalmente occupato da Zaccagni), a destra (alla Isaksen), ma anche tra i due mediani. I giornali olandesi ne hanno evidenziato la tecnica, la capacità di inserimento e la grande duttilità: in questo campionato ha collezionato due gol e due assist.
Rispetto a Casadei ha collezionato più presenze, ma in un campionato decisamente meno competitivo e in un club meno prestigioso (il Groningen occupa la quattordicesima posizione in Eredivise). Un’operazione che ricorda quella effettuata per Ibrahimovic: giocatore di prospettiva e che rappresenterebbe una carta da giocare per il futuro. I dubbi restano sulla reale affidabilità nel presente: Baroni aspetta rinforzi a centrocampo.
Dal 24 novembre (giorno in cui si è infortunato Vecino) è stato costretto a lavorare con soli tre centrocampisti (tra cui Dele Bashiru, che non ha ancora completato la fase di ambientamento in un ruolo per lui inedito) e a fare gli straordinari. In più resta il dubbio in difesa, legato all’affidabilità di Patric.Da settimane la Lazio cercava un centrocampista (Fazzini, Casadei, Belahyane, Payero) e un difensore (Salas, Veiga e Sylla). Se dopo Ibrahimovic dovesse arrivare un altro jolly offensivo, come reagirebbe Baroni? Il tecnico aspetta rinforzi. Sarà accontentato?