I fatti, gli avvenimenti, i personaggi e le gare più significative disputate il 4 febbraio nella storia della Lazio. Zeman sconfigge Fascetti in una gara in cui segnano solo laziali…
Una gara destinata a rimanere nella storia: per il turbinio di emozioni che si è trascinata, per i tanti gol segnati e per un fatto curioso: ad andare a segno sono stati quattro giocatori che hanno vestito tutti la maglia della Lazio. Lazio-Bari del 4 febbraio 1996 rappresenta un unicum: sul campo ci fu la sfida tra i due calciatori che si sono contesi per tutta la stagione la classifica dei capocannonieri: Beppe Signori e Igor Protti.
Il 4 febbraio è anche il giorno in cui i biancocelesti si impongono in un piccolo derby, sconfiggendo il Frosinone 1-0, grazie ad una prodezza di Caicedo, attaccante ecuadoriano capace di lasciare il segno ed entrare in modo indelebile nel cuore dei tifosi, grazie ad una lunga serie di gol segnati nei minuti finali e che lo hanno trasformato in un vero e proprio specialista del recupero.
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Da una parte Beppe Signori, dall’altra Igor Protti, i due attaccanti che a suon di gol si contendevano lo scettro di re dei bomber: Lazio-Bari che si è giocata allo stadio Olimpico il 4 febbraio del 1996, è stata anche la sfida tra i due bomber simbolo di quella stagione. E che l’anno successivo si sono ritrovati a vestire entrambi la maglia della Lazio. La gara è stata emozionante e ricca di colpi di scena. L’arbitro Tombolini assegnò quattro calci di rigore (alcuni molto discutibili): due per parte. Il primo (inesistente) al Bari dopo soli cinque minuti: Protti sbloccò il risultato. Poi due penalty (il secondo abbastanza generoso) alla Lazio: entrambi trasformati da Beppe Signori.
Il capitano della Lazio siglò anche la rete del 3-1, con una girata in area di rigore barese. Kennet Anderson (altro futuro laziale), ha accorciato le distanze per i pugliesi, ma una prodezza di Boksic ha regalato alla Lazio il gol del 4-2. Partita finita? Neanche per sogno? Tombolini regala al Bari un altro rigore molto generoso, che Protti trasforma per la rete del definitivo 4-3. Al termine dell’anno i due bomber rimasero appaiati in testa alla classifica dei goleador.
Il 4 febbario del 2001 si è registrata un’altra vittoria contro una squadra pugliese. La Lazio di Zoff (che da un mese è subentrato a Eriksson, si impone con un netto 3-2 sui giallorossi. Apre Crespo, ma il Lecce pareggia ad inizio ripresa con Conticchio: il bomber (che vincerà la classifica dei marcatori a fine stagione) segna la rete del 2-1, poi Veron con un bolide dal limite dell’area, insacca il pallone del 4-2. Nel finale Lucarellli (dal dischetto) realizza la rete del definitivo 3-2.
Diciotto anni dopo, i biancocelesti di Simone Inzaghi (che in quel Lazio-Lecce restò in panchina), si imposero al Benito Stirpe di Frosinone contro i ciociari, in un derby regionale molto atteso (soprattutto tra i tifosi del Frosinone). A decidere la partita, un bel gol segnato da Felipe Caicedo a metà del primo tempo: un gran tiro di sinistro dal limite dell’area, che non ha lasciato scampo al portiere avversario.