La prova dell’esterno danese a Cagliari ha convinto tutti. Isaksen ha disputato una prova maiuscola, entrando nelle azioni dei due gol. “E’ stato spesso sottovalutato”
Un primo tempo da protagonista assoluto, con una serie di spunti interessanti sulla fascia destra; una ripresa nella quale si è sacrificato tantissimo, facendo da pendolo sulla fascia destra, ma con un paio di spunti interessanti. A Cagliari si è vista una delle migliori versioni di Isaksen, giocatore spesso al centro delle critiche e delle discussioni, ma fondamentale per l’equilibrio tattico di Baroni.
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“Il migliore in campo nel primo tempo: imperversa sulla fascia destra, creando lo scompiglio tra i difensori rossoblu: mette in difficoltà Augello e Piccoli con il suo dinamismo. Entra nell’azione del gol di Zaccagni. Nella ripresa cuce il gioco, aiuta la difesa e si propone: Caprile gli nega la gioia del gol con un vero e proprio miracolo”, questa la pagella che il nostro sito ha dedicato alla prova dell’esterno danese. Voti altissimi su tutti i quotidiani: “Comincia e prosegue con coraggio. La sua iniziativa si trasforma nel passaggio per la discesa puntuale di Hysaj, mette dentro pure il traversone del nuovo sorpasso”, il giudizio de Il Corriere dello Sport.
La prova di Isaksen ha convinto tutti. “E’ un talento puro, quando vuole riesce a fare la differenza”, ha dichiarato Paolo Signorelli. “Se trovasse continuità sarebbe uno degli esterni più forti della Serie A, ma i segnali che sta dando sono importanti. E spesso viene sottovalutato. Baroni si fida di lui e lo ha sempre preferito a Tchaouna, che al momento è stato molto acerbo. Isaksen è un giocatore molto, molto importante per l’economia della squadra”.
Anche chi lo ha spesso criticato, gli riconosce il merito di essere cresciuto:”Isaksen è stato tra i migliori in campo, non il migliore perchè la prova di Rovella a Cagliari è stata sontuosa”, conferma Armando Fioretti, cronista del Tg 56 ai microfoni di Radio Olympia. “Piano piano lo vedo in crescita, soprattutto dal punto di vista della personalità. Mi è piaciuto come ha puntato l’uomo, come si è preso delle responsabilità in campo. Mi è piaciuto molto, ma ora deve essere più continuo, deve regalare delle certezze maggiori, se vuole davvero rappresentare un giocatore che ti permette di crescere”.
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Al giocatore si chiede uno scatto in avanti e di trovare quella continuità che è spesso mancata: “In un anno e mezzo è stato poche volte decisivo. Isaksen ieri è stato protagonista di una buona gara, ma ti da sempre la sensazione che possa fare meglio. Forse siamo rimasti scottati dalle prove del passato. Ieri per me è una prova da sei e mezzo, ma io continuo a chiedere ad Isaksen di essere quello di Napoli. Lui può contare sulla fiducia massima dell’allenatore e questo è un aspetto importante”.
Daniele Magliocchetti è convinto che l’esterno danese sia riuscito a ripetere la prestazione del Maradona, il suo picco più grande: “Io mi arrabbio perchè per me Isaksen deve essere sempre questo: quello di Napoli, quello visto con la Real Sociedad, quello che ieri ha fatto la differenza e che per me è stato il migliore in campo. Sta qui da due anni e purtroppo queste prestazioni si contano sulla punta di una mano. Molto del destino della Lazio in questa stagione dipenderà proprio da Isaksen e da quello che sarà in grado di mostrare da qui alla fine della stagione”