Chi conosce perfettamente Verona e l’ambiente gialloblù non ha dubbi: “Noslin ci ha messo un pò per ambientarsi a Roma. Con Belahyane sarà diverso. Haun talento più spiccato che lo aiuterà”
E’ arrivato a Roma il penultimo giorno di mercato con un obiettivo preciso: rinforzare il reparto di centrocampo e regalare a Baroni un elemento di sicuro affidamento in un reparto fondamentale per la costruzione del gioco della Lazio. Reda Belahyane arriva da Verona con tanta voglia di stupire. E’ stato il primo centrocampista seguito dalla società biancoceleste all’apertura del mercato; quello su cui il presidente Lotito ha puntato con decisione dopo la chiusura negativa della telenovela Casadei.
Reda Belahyane sarà chiamato ad alternarsi con Rovella, Guendouzi, Dele Bashiru e Vecino (quando l’uruguaiano tornerà a disposizione del tecnico) nel ruolo davanti alla difesa. “Quello è in assoluto il ruolo dove si trova più a suo agio e dove riesce ad esprimersi al meglio”, conferma Simone Antolini, cronista de L’Arena di Verona e grande esperto del calcio gialloblù. “Non è uno che attacca la profondità, ma quello che da il senso al gioco della sua squadra. Ha visione e tempi di gioco, oltre ad un grande talento. E’ un catalizzatore di gioco, uno che vuole il pallone tra i piedi e che fa girare la squadra. Io sono convinto che si tratta di un ottimo acquisto per la Lazio: di uno che ci può stare in qualsiasi rosa e in qualsiasi livello”.
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Tutti i segreti di Belahyane: “Talento puro e giocatore in grado di fare la differenza ovunque”
Quali sono le sue caratteristiche principali?
“E’ un costruttore di gioco, abilissimo nel muoversi tra gli spazi stretti e che riesce a sfruttare la sua grande visione di gioco ed un grandissimo talento. E’ una scommessa di Sogliano, che un anno fa lo ha acquistato a cinquecento mila euro e di Zanetti, che quest’anno ha puntato fortissimo su di lui. In questi mesi al Verona gli abbiamo visto fare delle cose notevoli nel proteggere la palla, nel saltare più uomini e nel dare il cambio ritmo al gioco della squadra gialloblù. E’ logico che ora dovrà affrontare una situazione diversa e con una pressione diversa”.
Proprio su questo tema molti opinionisti e tifosi si dividono. Dal Verona a giugno è arrivato Noslin, che ha avuto bisogno di tanto tempo per ambientarsi e capire dove si trovava. E che forse non ha ancora ultimato questa prima fase di ambientamento. Per Belahyane sarà diverso?
“Io credo che abbia un talento diverso da Noslin: decisamente più spiccato. E che gli possa permettere, pur passando da un normale adattamento e ambientamento, di avere tempi più corti. A Verona, con tutto il rispetto per i suoi ex compagni, si vedeva che fosse una spanna sopra gli altri. Ora nella Lazio spiccherà meno, ma sono sicuro che riuscirà ad essere sul livello degli altri componenti della rosa. Per lui è una grande occasione di spiccare il volo. Non dimentichiamoci che a Verona è riuscito ad emergere in un contesto molto difficile, con una squadra che aveva l’acqua alla gola e tra mille difficoltà. E lui è riuscito a brillare in modo evidente. E’ chiaro che non gli si può chiedere tutto e subito, ma sono convinto che Baroni sarà bravissimo a dettare i tempi del suo inserimento in una squadra che oggi, si trova al quarto posto in classifica.
A proposito di Baroni: a Roma si discute molto del fatto che lo scorso anno, quando lo ha avuto a disposizione, lo ha fatto giocare con il contagocce…
“Momento diverso, contesto diverso e scelte diverse. Quello era un Verona che non poteva aspettare nessuno e che aveva bisogno di punti fermi, che Baroni ha trovato strada facendo. Questo non vuol dire che la sua sia stata una scelta penalizzante verso Belahyane. Anzi, lo ha messo nelle condizioni di capire il calcio italiano. Questa stagione poi Zanetti, Zanetti ha puntato con forza su di lui. E Baroni ha sicuramente capito che Belahyane era un giocatore diverso da quello che aveva allenato per sei mesi. E alla Lazio lo aiuterà ad inserirsi alla grande”.
