Il difensore spagnolo ex Real Madrid per il tecnico gioca in qualsiasi posizione, mentre sulla possibilità di poter allungare il suo contratto è meno aperto: ecco perché
Abnegazione totale. Per la Lazio e per Marco Baroni, Mario Gila è pronto a fare tutto, ogni cosa. Ha giocato alcune partite stringendo i denti, pur non essendo in perfette condizioni fisiche, esponendosi a figure non proprio brillanti, ma è uno fatto così. Sta benissimo a Roma e tiene da morire alla Lazio, poi con l’allenatore ha legato in modo particolare, tanto che il tecnico quasi gli chiede ogni cosa. Quando ha un dubbio sul reparto arretrato, spesso e volentieri, va proprio diretto al difensore spagnolo, è una specie di leader ombra e lui per Baroni è pronto a tutto.
E’ arrivato alla Lazio nell’estate del 2022, prelevato dal Real Madrid, dove giocava nella seconda, pur avendo fatto qualche piccola apparizione nella prima sotto supervisione di Carlo Ancelotti. E’ approdato alla Lazio con non pochi problemi, anche perché, senza saperlo (l’ha scoperto strada facendo ndr) è stato al centro di una piccola faida con l’allora tecnico Maurizio Sarri e il direttore sportivo Igli Tare. O meglio, quest’ultimo lo aveva seguito da tempo e ne parlava continuamente con Sarri, ma alla fine l’allenatore si era concentrato solo ed esclusivamente su Casale del Verona. Lo voleva a gennaio e a continuato a volerlo per l’estate. Detto, fatto.
Se il Real non lo chiama, rinnova con la Lazio
Il suo primo anno non è stato facile, un po’ per la diffidenza di Sarri e un po’ per un problema che aveva alla pianta del piede che non lo faceva stare tranquillo. Appena arrivato ha legato con Luis Alberto e Pedro, ma soprattutto col primo era legatissimo, tanto che si scambiano messaggi tuttora col Mago che è in Arabia. C’è da dire che in allenamento, Gila faceva cose da pazzi, ma Sarri lo utilizzava col contagocce, appena c’è stata la possibilità però e l’occasione giusta, Mario Gila non è più uscito, fino a diventare una colonna della difesa biancoceleste. Ogni tanto si lascia andare a libertà che rappresentano un rischio in campo, ma è proprio questo istinto che piace tanto a Baroni, per questo è il titolare inamovibile della Lazio.
A Roma si trova benissimo, ha acquistato anche una casa, alla Lazio sta bene, si sente al centro del progetto e ha legato parecchio con Baroni, nel senso che si fida del tecnico e per lui di mette a totale disposizione. Per questo quando Baroni gli ha chiesto di prova a centrocampo a Braga in Europa Legaue tre giorni prima della gara e lo spagnolo non ha battuto ciglio, gli ha solo risposto che non ci aveva mai giocato se non quando era piccolo, ma non era spaventato. Tutt’altro. L’esperimento, nonostante il sacrificio, non è andato benissimo
