Isaksen brilla a Cagliari e si conferma titolare sulla destra nella Lazio di Baroni. I numeri raccontano il suo crescente impatto sulla squadra
A Cagliari è arrivata la conferma: Gustav Isaksen, come spiegato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, è l’ala destra titolare della Lazio di Baroni. Il danese, schierato dal primo minuto, ha fornito una prova di livello, garantendo continuità e incisività, caratteristiche che finora aveva mostrato solo a sprazzi.
Ha lavorato con l’energia e l’abnegazione che lo contraddistinguono, ma questa volta ha saputo unire anche la pericolosità offensiva. Ha sfiorato il gol con un mancino a giro, Caprile gli ha negato l’esultanza con un grande intervento, ma l’intera prestazione è stata di spessore.
Coraggioso, propositivo, ha cercato la giocata con personalità. Suo lo spunto che ha portato al cross di Hysaj per il vantaggio di Zaccagni.
I dati certificano il suo impatto. Isaksen ha disputato 87 minuti prima di lasciare spazio a Pedro, collezionando un tiro in porta e subendo un fallo. Ha giocato 42 palloni, servendo due passaggi chiave e completandone 24 con una precisione del 78%. La sua spinta verso l’area avversaria è testimoniata dai 17 palloni giocati in avanti, indice della costante ricerca della profondità.
Non solo attacco, però: ha anche recuperato tre palloni, dimostrando lo spirito di sacrificio e l’attitudine difensiva che Baroni pretende dai suoi esterni. Il suo indice di verticalità è stato di 2,76, secondo solo a Castellanos (3,26), segnale della sua propensione a superare le linee avversarie con i passaggi.
Sul fronte della disponibilità al passaggio – parametro che misura la capacità di smarcarsi per ricevere il pallone – Isaksen ha registrato il 76,22%, meglio di quasi tutti i compagni eccetto Hysaj, Marusic e Gila. Infine, ha macinato chilometri: 10,865 per la precisione, quarto in squadra dietro a Rovella, Guendouzi e Dia.
Numeri che raccontano di un giocatore sempre più coinvolto, che si sacrifica e si fa trovare pronto: “Per stare in questa squadra devi correre anche all’indietro. Tutti lavoriamo per la squadra, ma dobbiamo essere incisivi anche davanti“, aveva dichiarato prima della sfida di Cagliari. La Lazio ha puntato forte su di lui e ora i segnali positivi iniziano a vedersi.
Baroni gli sta dando fiducia e Isaksen ha le carte in regola per diventare una pedina chiave in questa seconda metà di stagione. Tocca a lui dimostrare di poter essere quel giocatore che al Midtjylland aveva incantato con 22 gol stagionali, due dei quali proprio alla Lazio. La concorrenza non manca, ma ora il posto da titolare è suo. Consolidarlo dipenderà solo da lui.