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Lazio, le verità di Fabiani: “Pellegrini? Ecco cosa è successo…”

Le parole del direttore sportivo biancoceleste sul caso del terzino sinistro. Il bilancio sul mercato e sulla questione Pellegrini…

A ventiquattro ore di distanza dalla presentazione delle liste campionato e a pochi giorni dalla chiusura del mercato, il direttore sportivo biancoceleste Angelo Fabiani ha parlato ai microfoni della radio ufficiale. Il bilancio delle operazioni di mercato e la scelta di escludere Pellegrini dalla lista serie A.

Lazio, le verità di Fabiani: “Pellegrini? Ecco cosa è successo…” – Lalazio.com – La Presse

A tenere banco è la questione Pellegrini: il calciatore è stato escluso dalla lista dei 25 calciatori che fanno parte della lista campionato: Fabiani spiega i motivi di questa scelta e tutto ciò che è successo durante il mese dedicato al calciomercato. Ecco le parole del direttore sportivo rilasciate alla radio ufficiale del club…

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Fabiani e il mercato di gennaio: “La nostra società lavora così…”

Fabiani inizia parlando del mercato e delle scelte prese a gennaio: “Il mercato di gennaio è chiamato ri riparazione, quando si deve riparare qualcosa. Ma la Lazio non aveva bisogno di riparare. Le scelte sono state prese insieme. Ognuno di noi ha un compito ben preciso. Una società di calcio funziona così: c’è un presidente, un direttore sportivo e un tecnico. Il presidente mette a disposizione un budget e allena il diesse, il direttore sportivo allena l’allenatore trasferendogli le idee della società e poi il tecnico allena i giocatori. Su ogni uscita di un giocatore, l’allenatore può mettere un veto. Quando arriva un’offerta importante, il tecnico può dire la sua e bloccare tutto: ci sono state offerte per Nuno Tavares, Romagnoli, ecc… Richieste reali, arrivate anche questa mattina, visto che ci sono mercati ancora aperti. La risposta è stata la stessa: nessun giocatore funzionale a Baroni è sul mercato”.

Fabiani e il mercato di gennaio: “La nostra società lavora così…” – La Presse foto – Lalazio.com

Sulle scelte:Ognuno di noi è chiamato ad assumersi le sue responsabilità. Non c’entra Lotito e non c’entra Baroni. Io ci metto la faccia sulle scelte. Si è parlato di indice di liquidità, di altro: c’è tanta gente improvvisata, che non sa nemmeno che cosa sia un bilancio. C’è qualcuno che pensa che l’indice di liquidità non ti permetta di pagare neanche gli stipendi. Ma non è così. Si tratta di una norma obsoleta, che tra l’altro non è applicata neanche per tutte le società. Come ti difendi da questa situazione? Semplice: il calcio si può fare anche senza spendere cifre folli. Nel calcio è bravo chi ci rimette di meno, chi ha le idee e le intuizioni, che a volte ti danno ragione e a volte ti penalizzano”. Sulla situazione attuale: “Abbiamo avuto degli infortuni, fortunatamente quando non c’era l’Europa. Abbiamo fatto dei risultati straordinari in campionato e in Europa. Come faccio a non fare i complimenti al tecnico e ai calciatori? Io mi auguro per la Lazio e per i ragazzi, che quest’anno si mantengano questi risultati”.

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La telenovela Casadei, l’arrivo di Belahyane e la scelta su Pellegrini

Su Casadei: “Io ho il senso dell’humor, se poi le battute non vengono colte, non può essere colpa mia. Io a domanda risposi che conoscevo solo la banda Casadei. Ma è chiaro che si trattava di una battuta all’interno di una partita di poker, dove ognuno fa il suo gioco. Fazzini e Casadei? Erano inseriti in un contesto di lavoro in cui io dovevo arrivare ad un obiettivo. Ho sentito che l’allenatore voleva Fazzini: è una stupidaggine. Non ha mai fatto delle scelte. Se fosse arrivato Fazzini sarebbe stato contento, così come lo è di Belahyane. Fazzini era in una lista, come Belahyane, che se è alla Lazio, lo è perchè era un giocatore che piaceva all’allenatore. Io non sono per i matrimoni allargati. Io non prendo un giocatore, se mi si impone anche un difensore. Se qualcuno mi impone Sylla, io non prendo neanche Casadei”.

La telenovela Casadei, l’arrivo di Belahyane e la scelta su Pellegrini – La Presse foto – Lalazio.com

Su Pellegrini:Mi domando perchè le stesse considerazioni non sono state fatte ad inizio campionato quando fuori dalla lista c’è finito Hysaj. La valutazione e l’inserimento nella lista è di pertinenza dell’allenatore. L’allenatore decide in base ad un suo progetto chi deve esserci e chi no. Il tecnico ci compilò la lista: noi come società dobbiamo avallare quello che dice l’allenatore. Se non si avalla ciò che dice il tecnico lo si delegittima. Ci vuole rispetto per le figure. La valutazione di Pellegrini, piuttosto che quella di reinserire Basic, che abbiamo cercato di mandare via alla Cremonese e al Sassuolo, spettano all’allenatore. Ognuno ha un compito ben preciso, e tutti devono rispettare le scelte degli altri”. 

 

Published by
Paolo Colantoni