Gli avvenimenti, i fatti, i personaggi e le partite andate in scena il 6 febbraio nella storia della Lazio: una doppia vittoria da ricordare
Un successo a Milano contro l’Inter, arrivato al termine di una gara impossibile da dimenticare e decisa da una rimonta eccezionale nei minuti finali, e una vittoria a Torino, in un campo difficile e arrivato al termine di una gara nella quale i biancocelesti hanno rischiato di rovinare quanto di buono avevano fatto. Il sei di febbraio si registrano almeno due vittorie prestigiose per la squadra biancoceleste.
![6 febbraio](https://www.lalazio.com/wp-content/uploads/2025/02/5-febbraio-2.jpg)
La più importante è arrivata nel duemila: la squadra di Sven Goran Eriksson si impose su un campo ostico, contro un avversario complicato e in un match che l’ha riportata in testa alla classifica. I biancocelesti hanno infatti sfruttato il pareggio della Juventus, che aveva giocato il giorno precedente contro l’Udinese, per riprendersi la vetta della classifica. Quattro anni prima, nel 1994, gli uomini di Zoff furono protagonisti di un successo incredibile, con una rimonta eccezionale nel finale.
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6 Febbraio 2000, la Lazio batte il Torino e torna in testa al campionato
Una vittoria prestigiosa, su un campo complicato e contro un avversario alla disperata caccia di punti. Il sei febbraio del duemila, la Lazio di Sven Goran Eriksson si impone 4-2 sul campo del Torino di Mondonico. Una gara rimasta nella storia: l’unica, della stagione 99-00 nella quale la Lazio indossò i calzoncini celesti sotto la divisa bianca, che era stata scelta per festeggiare il centenario del club. Quando Nedved e compagni scendono in campo, conoscono già il risultato della Juventus, che è stata fermata dall’Udinese. I biancocelesti ne approfittano subito e sbloccano il risultato con Sensini, abile a girare di testa un calcio di punizione di Mihajlovic.
![Torino-Lazio](https://www.lalazio.com/wp-content/uploads/2025/02/torino-lazio.jpg)
Nella ripresa Inzaghi ruba palla al portiere Pastine e si procura un rigore, che Mihajlovic trasforma con freddezza. Al 65′ Ravanelli (appena entrato) segna anche il gol del 3-0. Sembra una gara senza storia, ma la Lazio si complica la vita: all’80’ Mihajlovic (fino a quel momento gran protagonista), macchia la sua gara con una gomitata a Ferrante: il difensore serbo viene espulso e il Torino riapre la partita su rigore. Passano sette minuti e Galante segna anche il gol del 2-3. In superiorità numerica i granata si gettano all’attacco e lasciano spazi: Salas, si fa trovare pronto e in contropiede segna la rete del definitivo 4-2. Tre punti che risulteranno decisivi per lo scudetto.
Lazio corsara a Milano: due gol nel finale per la grande rimonta
Una gara incredibile, una rimonta eccezionale effettuata nei minuti finali e che ha permesso alla Lazio di portare a casa una vittoria che sembrava impossibile da raggiungere. Il sei febbraio del 1994, la Lazio di Dino Zoff sale a San Siro per affrontare l’Inter di Bagnoli e dell’ex Ruben Sosa. Il bomber uruguaiano sblocca il risultato nel primo tempo, con un gran gol in mezza rovesciata.
![Inter-Lazio](https://www.lalazio.com/wp-content/uploads/2025/02/inter-lazio-1994.jpg)
Nella ripresa la Lazio si getta all’attacco, alla ricerca del pareggio. Dopo numerosi tentativi, i biancocelesti si procurano un calcio di rigore all’87’. Beppe Signori trasforma con freddezza, battendo Walter Zenga. Non contenti del pareggio ottenuto, gli uomini di Zoff si riversano in attacco e al novantesimo trovano la rete che decide la sfida: Roberto Di Matteo calcia dalla distanza, disegnando una traiettoria che beffa l’estremo difensore nerazzurro, che si fa passare il pallone sotto la pancia. In tre minuti i biancocelesti ribaltano il risultato e ottengono una vittoria prestigiosa: che rilancia le ambizioni di Signori e compagni (che chiuderanno il campionato al terzo posto) e porta all’esonero di Bagnoli.