Fa discutere parecchio la scelta del tecnico di non inserire nemmeno un giocatore arrivato nella campagna acquisti cessione invernale
Una scelta che non si riesce a comprendere del tutto. E forse nemmeno Claudio Lotito ha capito e accettato in tutto e per tutto. Piccole frizioni? Assolutamente no, ma la decisione di Marco Baroni di far fuori i tre giocatori che la società ha comprato in questo mercato di gennaio appare del tutto inverosimile e quanto mai in controtendenza con quello che ha fatto la società anche con parecchi sforzi economici. Erano anni che la Lazio non comprava così tanti giocatori nel mercato invernale e fa riflettere che nessuno dei tre, nemmeno uno, sia stato inserito nella lista Uefa per poter giocare in Europa League.
Per quel che riguarda i giovani come Provstgaard e Ibrahimovic, può anche essere normale e anche condivisibile che non sia stati inseriti, ma Belahyane fa parecchio pensare per la forza e considerazione che c’è nei confronti del giocatore che ha giocato a Verona e che è stato cercato da squadre importanti come il Chelsea e il Marsiglia. Poteva essere utile, soprattutto per il centrocampo e l’emergenza che c’è sin da luglio quanto al posto del partente Cataldi non è stato sostituito da nessuno.
Baroni porta avanti e premia i “suoi”
Si pensa che l’Europa League sia importante e che possa rappresentare una grande occasione anche per il cammino che è stato fatto dalla stessa Lazio fino adesso. Fa pensare che al posto di Pellegrini, confermata la sua esclusione anche in Europa dopo il campionato, un terzino come Hysaj che è infortunato e che potrebbe averne per 50 giorni. Ma non solo. Altro giocatore sui quali ci sono molti dubbi, ed è stato uno dei motivi per cui è stato preso Provstgaard, è Patric che è tornato a correre, ma che convive con un problema che può manifestarsi da un momento all’altro. Per non parlare di Vecino fuori da novembre e che sta per tornare.
Scelte particolari che fanno discutere e lasciano molti dubbi. Non è escluso anzi, è molto probabile, che Marco Baroni abbia scelto di andare avanti con chi gli ha permesso di arrivare primo nella classifica d’Europa League e che non abbia voluto escludere nessuno, Pellegrini è un discorso a parte e una scelta presa direttamente dal tecnico della Lazio. Un premio da parte di Baroni e una specie di segnale di riconoscimento per i giocatori che gli hanno permesso di fare quella cavalcata incredibile in coppa alla sua prima apparizione. La motivazione principale pare sia questa, mettendo anche la coppa in secondo piano rispetto al campionato. Ma su Belahyane il rammarico e la responsabilità rischia di essere più pesante rispetto a quella fatta per Pellegrini in campionato.
